IL PUNTO DI VISTA
BELLUNO Stenta a partire, la commissione straordinaria Nevegal. La riunione capigruppo di qualche settimana fa doveva mettere i paletti in quanto a numero di membri e alla presidenza, ma non c'è ancora nulla di fatto. Il consigliere Paolo Gamba preme perché il sindaco Jacopo Massaro vi partecipi in prima persona, nelle vesti di presidente, ma il primo cittadino e i suoi fedeli tentennano accusando lo stesso Gamba di rallentare i lavori. Finora, quindi, non si sono portati a casa risultati. Il gruppo di minoranza Belluno è di tutti non se ne stupisce, in chiusura d'anno traccia un bilancio dell'operato 2018 della giunta Massaro e il giudizio è negativo. Non solo sul fronte Nevegal. L'inquilino di Palazzo Rosso, secondo il gruppo di Gamba, non è abbastanza incisivo e non opera scelte determinanti per il capoluogo. Bocciato.
OPERE PUBBLICHE
La questione dei ponti, ai consiglieri, non va giù. Con il Bailey in scadenza a giorni, l'argomento dovrebbe essere affrontato, spiega l'ex uomo di Prade. «Nel 2002 o 2003 vennero fatti i progetti per la sistemazione statica di quello degli Alpini e del Vittoria ricorda Gamba -, ma poi De Col non si è assunto l'impegno di realizzare almeno uno dei due interventi. Così l'amministrazione Prade si è trovata sul groppone il problema e ha dato priorità al ponte degli Alpini, come sappiamo. La stessa cosa succederà adesso, con il Bailey e il Vittoria: Massaro prenderà tempo e il problema ricadrà sul prossimo sindaco».
APPALTI
Il Piano di rigenerazione ha sempre lasciato scettico Gamba e, oggi che le prime tre gare hanno portato all'assegnazione di cantieri a ditte non bellunesi, il suo giudizio sull'intera operazione è ancora più duro. «In Trentino Alto Adige tutelano le loro imprese permettendo solo alle ditte locali di partecipare agli appalti spiega , qui no e questo è molto grave per la nostra economia. Inoltre, ho la sensazione che sarà molto difficile vedere i soldi del Piano primo del 2020-2021. Eppure un anno fa Massaro andava ripetendo di avere questi contributi e annunciava il loro arrivo».
SANITA'
Sul fronte sanità il sindaco Massaro, presidente della conferenza dei sindaci, non sta portando a casa risultati secondo Gamba e co. «Prevedo un tracollo nel breve periodo, se le cose andranno avanti così spiega -. Tra un paio d'anni andranno in pensione 7 o 8 primari, sappiamo bene la difficoltà di trovare professionisti, come faremo a quel punto? I distretti di Belluno e di Feltre continuano a sembrare due enti divisi, siamo azienda unica solo sulla carta».
NEVEGAL
Su questo fronte il risultato della politica Massaro è nullo, secondo i consiglieri Gamba, Roberta Olivotto, Gianni Serragiotto e Bruno Longo. L'istituzione della commissione speciale è l'occasione per affrontare una volta per tutte, in tempi rapidi, il punto ma sembra fatichi a decollare. «L'unica giunta che ha portato a casa qualcosa per il Nevegal è stata la Prade spiega -, con il Fun Bob, il Parco Avventura, la demolizione dell'albergo San Martino e altro. L'istituzione di una commissione non servirebbe, se il sindaco che è anche assessore al turismo agisse e prendesse decisioni. Qui invece è tutto fermo».
Alessia Trentin
© RIPRODUZIONE RISERVATA BELLUNO Stenta a partire, la commissione straordinaria Nevegal. La riunione capigruppo di qualche settimana fa doveva mettere i paletti in quanto a numero di membri e alla presidenza, ma non c'è ancora nulla di fatto. Il consigliere Paolo Gamba preme perché il sindaco Jacopo Massaro vi partecipi in prima persona, nelle vesti di presidente, ma il primo cittadino e i suoi fedeli tentennano accusando lo stesso Gamba di rallentare i lavori. Finora, quindi, non si sono portati a casa risultati. Il gruppo di minoranza Belluno è di tutti non se ne stupisce, in chiusura d'anno traccia un bilancio dell'operato 2018 della giunta Massaro e il giudizio è negativo. Non solo sul fronte Nevegal. L'inquilino di Palazzo Rosso, secondo il gruppo di Gamba, non è abbastanza incisivo e non opera scelte determinanti per il capoluogo. Bocciato.
OPERE PUBBLICHE
La questione dei ponti, ai consiglieri, non va giù. Con il Bailey in scadenza a giorni, l'argomento dovrebbe essere affrontato, spiega l'ex uomo di Prade. «Nel 2002 o 2003 vennero fatti i progetti per la sistemazione statica di quello degli Alpini e del Vittoria ricorda Gamba -, ma poi De Col non si è assunto l'impegno di realizzare almeno uno dei due interventi. Così l'amministrazione Prade si è trovata sul groppone il problema e ha dato priorità al ponte degli Alpini, come sappiamo. La stessa cosa succederà adesso, con il Bailey e il Vittoria: Massaro prenderà tempo e il problema ricadrà sul prossimo sindaco».
APPALTI
Il Piano di rigenerazione ha sempre lasciato scettico Gamba e, oggi che le prime tre gare hanno portato all'assegnazione di cantieri a ditte non bellunesi, il suo giudizio sull'intera operazione è ancora più duro. «In Trentino Alto Adige tutelano le loro imprese permettendo solo alle ditte locali di partecipare agli appalti spiega , qui no e questo è molto grave per la nostra economia. Inoltre, ho la sensazione che sarà molto difficile vedere i soldi del Piano primo del 2020-2021. Eppure un anno fa Massaro andava ripetendo di avere questi contributi e annunciava il loro arrivo».
SANITA'
Sul fronte sanità il sindaco Massaro, presidente della conferenza dei sindaci, non sta portando a casa risultati secondo Gamba e co. «Prevedo un tracollo nel breve periodo, se le cose andranno avanti così spiega -. Tra un paio d'anni andranno in pensione 7 o 8 primari, sappiamo bene la difficoltà di trovare professionisti, come faremo a quel punto? I distretti di Belluno e di Feltre continuano a sembrare due enti divisi, siamo azienda unica solo sulla carta».
NEVEGAL
Su questo fronte il risultato della politica Massaro è nullo, secondo i consiglieri Gamba, Roberta Olivotto, Gianni Serragiotto e Bruno Longo. L'istituzione della commissione speciale è l'occasione per affrontare una volta per tutte, in tempi rapidi, il punto ma sembra fatichi a decollare. «L'unica giunta che ha portato a casa qualcosa per il Nevegal è stata la Prade spiega -, con il Fun Bob, il Parco Avventura, la demolizione dell'albergo San Martino e altro. L'istituzione di una commissione non servirebbe, se il sindaco che è anche assessore al turismo agisse e prendesse decisioni. Qui invece è tutto fermo».
Alessia Trentin
