RESTART DOLOMITI
BELLUNO Arte e sport per la rinascita. La ricostruzione post-maltempo

Venerdì 18 Gennaio 2019
RESTART DOLOMITI
BELLUNO Arte e sport per la rinascita. La ricostruzione post-maltempo passa anche da qui: dalla bellezza e dalla passione; o meglio, da una mostra di quadri e cimeli, con asta annessa. Il ricavato del chi offre di più andrà a sostegno del Fondo Welfare e Identità Territoriale capitanato da sindacati e Provincia. E servirà a finanziare le proposte che saranno messe in campo, mirate a contrastare lo spopolamento, anche (o soprattutto) dopo quanto successo a fine ottobre. L'IDEA
L'idea si chiama Restart Dolomiti. Nomen omen. È venuta al gruppo DoloMitici, che su Facebook mette insieme quasi 82mila persone (un terzo abbondante della popolazione del Bellunese), legate dalla passione per le montagne rosa e per il territorio dolomitico. L'idea è andata oltre i social, contagiando artisti e sportivi: quadri, opere d'arte, cimeli sportivi e oggetti da collezione sono arrivati da ogni parte del mondo. Da sportivi di fama e da pittori quotati. Da bellunesi residenti all'estero e anche da artisti innamorati delle Dolomiti.
LA GENESI
«Tutto è cominciato il 5 novembre - spiegano Dario Ganz e Carla Silvestrin, tra i fondatori di DoloMitici -. Nel gruppo sono cominciate ad arrivare richieste di persone che volevano aiutare il territorio bellunese dopo il maltempo. C'erano tante piccole cellule di solidarietà sparse: tutte volevano raccogliere fondi per dare una mano. Allora abbiamo deciso di darci da fare e abbiamo cercato di canalizzare la frenesia».
L'ENTUSIASMO
Mosso l'entusiasmo, si è smossa anche la creatività. Il pittore Roberto Bianchi è rimasto talmente colpito dall'immagine dei boschi devastati da sentire l'esigenza di produrre qualcosa che descrivesse la distruzione della natura e il dolore dell'uomo. Lo ha annunciato su Facebook. «E qualche ora dopo, mi ha contattato Dario Ganz - racconta l'artista -. Ovviamente ho sposato immediatamente l'iniziativa, che mi sembra qualcosa di straordinario».
DA ZANARDI A ROSSI
Sono davvero tantissimi gli artisti e gli sportivi che hanno sposato l'iniziativa. Una sessantina di grandi nomi per novanta lotti che saranno messi all'asta. Hanno donato quadri e opere, tra gli altri, pittori del calibro di Vico Calabrò e Lino Carraretto. In lista ci sono tre litografie di Paolo Cavinato e fotografie di Manrico Dell'Agnola, sculture di Italo De Gol e acquerelli di Fabio Vettori. Ma anche il body di Alex Zanardi usato ai Mondiali, la maglia del Tour de France di Peter Sagan, e quella dei Mondiali di Paolo Rossi. E ancora il bastone da hockey di Diego Riva e la maglietta autografata di Oscar De Pellegrin.
TRIBUTO DAGLI STATES
Alcune opere sono arrivate addirittura dagli Stati Uniti e da altre parti del mondo. La lista dettagliata si trova on line, sul sito della Provincia di Belluno. Tutti gli oggetti di Restart Dolomiti saranno esposti a Villa Patt (a Sedico), a partire da domani. La mostra resterà visitabile fino a venerdì prossimo (25 gennaio) con orario dalle 15 alle 18. Poi, sabato 26 gennaio alle 15.30, entrerà in scena il battitore d'asta. Chi è particolarmente attratto da un'opera esposta potrà fare un'offerta e vincere due volte: portarsi a casa qualcosa di prezioso e soprattutto aiutare la rinascita del Bellunese.
IL FONDO WELFARE
Il ricavato, difatti, sarà interamente devoluto al Fondo Welfare, coordinato dalla Provincia e dedicato anche alla ricostruzione post-maltempo. «Siamo già arrivati a quota 300mila euro e questa iniziativa dei DoloMitici ci darà un grosso contributo - spiegano il presidente di Palazzo Piloni Roberto Padrin e la consigliera provinciale Francesca De Biasi -. Restart è il nome più azzeccato, perché vogliamo far ripartire il nostro territorio».
Damiano Tormen
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