Hotel Ampezzo, ruderi addio: aperto il cantiere

Martedì 10 Marzo 2020
Hotel Ampezzo, ruderi addio: aperto il cantiere
CORTINA
Le ruspe hanno cominciato a lavorare ieri mattina, attorno all'hotel Ampezzo, nel centro di Cortina. Per ora si tratta delle fasi preliminari, nell'allestimento del cantiere per la ristrutturazione completa dell'albergo.
VIA LA NEVE
Una pala ha cominciato a rimuovere la neve dai piazzali dietro il grande edificio; un piccolo escavatore ha avviato sondaggi nel terreno. Ad assistere alle operazioni c'erano tutte le parti coinvolte: per la committenza, la proprietà dell'albergo, con Andrey Toporov Alexandrovich, il legale rappresentante della società Lajadira srl, di un magnate russo. C'erano gli architetti Lucio Boni e Maria Chiara De Silvestro, con studio tecnico a Domegge; c'erano alcuni responsabili e tecnici dell'impresa edile Cev di Treviso, che eseguirà le opere e che, per almeno un mese, si avvarrà delle maestranze dell'impresa bellunese Dolomiti strade, prima di cominciare l'opera di rifacimento vera e propria. Ad assistere all'avvio del cantiere c'erano molti curiosi, gente del paese, che finalmente ha visto concretizzarsi un'operazione preannunciata da tempo, dopo la presentazione pubblica del progetto, nell'agosto 2018, e più volte rimandata, tanto da far temere che si fosse arenata, per le eccessive difficoltà. Invece questa volta si lavora davvero, per recuperare un edificio che da troppi anni offre una brutta immagine del paese, in una zona strategica, fra il centro e il piazzale della stazione, punto di approdo di molti ospiti, destinato anch'esso a una prossima rivalutazione.
I TEMPI
Sull'Ampezzo si lavorerà complessivamente per un paio d'anni, per demolire, ricostruire e riqualificare la struttura, con un aumento di volume di 4.634 metri cubi rispetto all'attuale edificio, autorizzato da una delibera del consiglio comunale di Cortina del maggio 2019. L'importo previsto dei lavori è di 16 milioni di euro, ai quali vanno aggiunte le spese per l'arredo e le attrezzature. L'intervento, atteso da molti anni, porterà alla realizzazione di dieci piani: tre interrati, con un ampia rimessa per le auto, sei fuori terra, più il sottotetto. L'aspetto esteriore dell'edificio richiamerà la tipologia costruttiva di inizio Novecento, con alcune torrette agli angoli. All'interno sarà una struttura moderna, con elevati standard di qualità, garantiti da 65 addetti, qualora si decida di aprire con la categoria quattro stelle superior, mentre gli addetti saranno 80 se l'albergo verrà classificato a cinque stelle. Ci saranno 95 stanze modulabili, per un massimo di 220 posti letto; la sala ristorante avrà 140 coperti; ci sarà una ampia area benessere, con molteplici servizi all'ospite.
Marco Dibona
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