Graffiti contro la chiesetta: vandali in azione a Borgo Pra

Lunedì 25 Giugno 2018
LO SCEMPIO
«Fastidiosa tragedia urbana dell'Occidente. Nessuna giustificazione». L'assessore alla cultura Marco Perale è secco.
L'ennesimo imbrattamento dei writers, ancora di notte e ancora a Baldenich , proprio a pochi metri di distanza da quello della scorsa settimana sulla torretta dell'Enel, gli suscita indignazione. Tanta da non volersi nemmeno prendere la briga di commentare troppo il gesto.
IL RAID
Il tag è quello della crew NCS, arci nota in città. Un gruppetto di ragazzini che, quando verrà finalmente colto con le mani nel sacco, avrà decine di milioni di danni da pagare per aver lasciato il segno su tanti muri in città. Questa volta hanno colpito una chiesa. La piccola chiesetta a Borgo Prà, in via Sant'Antonio. Sul portone in legno dell'ingresso campeggiano le tre iniziali in verticale. Legno scuro, vernice bianca, perché lo sfregio sia visibile anche da lontano. La chiesetta è parte della parrocchia di don Bosco, che provvederà a far ripulire il tutto.
L'ASSESSORE
«I soliti cretini, dietro non c'è nessuna idea e nessuna ideologia, si tratta di gesti di tardo adolescenti mal cresciuti commenta ancora Perale -. È un raid tipologicamente diverso dall'affronto politico al murales di Baldenich, questi non sono nemmeno polemisti. È da un pezzo che a Baldenich ci sono bande di idioti. Nessuna giustificazione per loro. Per me, se dovessimo trovarli, dovrebbero pagare fino all'ultimo centesimo i danni arrecati». Quello della notte tra sabato e domenica è stato un vero e proprio raid. Il pastrocchio sul portone del luogo sacro è stato solo quello più evidente, ma altri sono comparsi nella notte in tutto il quartiere, da tempo messo sotto assedio da ragazzini. Ci sono muri di condomini e palizzate completamente tappezzati di tag.
IL SINDACO
A ogni nuovo graffito che si aggiunge in città i commenti del primo cittadino sono sempre più duri. «Un'altra imbrattatura assolutamente priva di senso, ancora una volta qualcosa fatta solo per dare fastidio, in modo sprezzante, alla collettività le sue parole -. La questione centrale, però, è che queste sono persone della comunità. Sono bellunesi come noi. È ora che ci svegliamo un po' tutti perché sicuramente la polizia locale farà la sua parte e le forze dell'ordine lo stesso, ma quando qualcuno della nostra comunità compie idiozie di questo tipo significa che stiamo sbagliando, stiamo fallendo, significa che i nostri nipoti e figli hanno bisogno di essere maggiormente educati e controllati. Quando riusciamo a prendere qualche ragazzo di quelli responsabili dello scempio, dietro troviamo una famiglia assolutamente sconvolta perché non avrebbe mai immaginato che il proprio figlio imbrattasse i muri. Spesso sono giovani alla ricerca di divertimento e di visibilità, agiscono in modo sbagliato semplicemente perché mai nessuno gli ha insegnato il contrario. È da qui che dobbiamo ripartire».
Alessia Trentin
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