Gavazzi toglie la mensa: personale in sciopero

Venerdì 3 Luglio 2020
SINDACALE
BELLUNO Continua lo stato di agitazione nei due stabilimenti della Carlo Gavazzi Controls, Belluno e Ponte nelle Alpi. La contesa, che ieri ha visto una larga fetta dei cento dipendenti incrociare per la seconda volta le braccia dopo il primo stop del 16 giugno, è la chiusura della mensa nello stabilimento di Belluno, tra l'altro in ampliamento. Misura che costringerà il personale ad andare nel ristorante convenzionato di Ponte nelle Alpi. Il tutto in un'ora di tempo ed esattamente nell'ora di punta.
Soddisfatta la Fiom-Cgil per l'alta adesione conteggiata al 16 giugno: l'89% a Safforze e il 77% a Ponte nelle Alpi comprese le persone delle rispettive sedi in smart working. Molta meno soddisfazione, invece, come spiega Fabio Furlan, per una decisione che inizialmente era motivata dall'emergenza Covid e che alla fine è diventata stabile.
«Malgrado questa ottima partecipazione - spiega la Fiom di cui è segretario provinciale Stefano Bona -, la Direzione non ha ritenuto opportuno riaprire il tavolo di discussione con il Sindacato. Prosegue perciò la protesta per esprimere in maniera più incisiva il dissenso sulla chiusura del servizio e per avere risposte concrete. Chiediamo di sapere perché l'azienda abbia deciso, contrariamente a quanto detto fino a febbraio, di eliminare per sempre il servizio mensa, nonostante gli investimenti per l'allargamento dello stabilimento». L'emergenza Covid, dice la Fiom, non è sufficiente per giustificare una chiusura definitiva.
La chiusura della mensa comporterà anche un aumento del traffico su un'asse già ad alta tensione. E non solo nelle ore di punta. La Fiom chiede all'azienda un confronto. Diversamente la protesta continuerà.
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