Gabelli, nuovi arredi moderni con un occhio al passato

Mercoledì 24 Febbraio 2021
IL PROGETTO
BELLUNO Banchi e arredi antichi: la Gabelli riparte da qui. Non ci sarà solo il nuovo, l'odore della vernice, sedie, banchi e lavagne all'avanguardia, nel nuovo polo scolastico che sta prendendo forma dentro il contenitore della vecchia scuola di Pierina Boranga. Nei giorni scorsi sono stati svelati i primi accenni su come potrebbero essere gli spazi interni, una volta ultimati i lavori. Gli architetti dello studio di architettura bolognese Cucinella, a cui è stato affidato l'incarico di tutta la ristrutturazione, hanno presentato la prima bozza dei progetti per gli arredi, in vista del ritorno in aula nell'autunno di quest'anno.
VECCHIO E NUOVO
Salta all'occhio la volontà di onorare la vecchia Gabelli mantenendo parte dei suoi contenuti, noti a generazioni di bellunesi. I giovani architetti l'hanno deciso dopo il tour all'interno della scuola effettuato nelle scorse settimane proprio con l'intento di visionare i materiali storici da recuperare e valorizzare. Le prime bozze del progetto sono state illustrate alla dirigenza scolastica, agli insegnanti della scuola primaria degli Istituti Comprensivi 1 e 3, ad una rappresentanza di insegnanti dell'asilo Cairoli, ai membri dell'associazione Cittadini per il recupero delle Gabelli, alla professoressa Mara Padovan per Rice, alla consigliera comunale delegata alla scuola Nadia Sala e a Federica Carlot per il Polo Primi passi. Tutti hanno avanzato le loro proposte, la presentazione serviva proprio a capire da chi gli spazi li vivrà come eventualmente modificare il progetto, e tutti hanno apprezzato l'idea di affiancare alle soluzioni moderne il recupero di materiale che ha fatto la storia della scuola. «Si comincia ad intravedere la piena realizzazione di questo ambizioso progetto commenta Sala -, fortemente voluto dall'Amministrazione Massaro e dai suoi cittadini, che vedrà la storica scuola Gabelli riconsegnata alla città in una veste rinnovata, arricchita da spazi e da nuove funzionalità, in un continuum educativo che integrerà e arricchirà la storica offerta formativa».
L'ITER.
Nel corso dell'incontro insegnanti e dirigenti hanno potuto parlare con gli architetti, chiedere spiegazioni e avanzare proposte di modifica sia per quanto riguarda la distribuzione e l'allestimento di aule e laboratori, sia per la tipologia di arredi e di materiali. «Il punto di vista e le idee di chi andrà ad operare e vivrà quegli spazi è fondamentale in questa fase commenta Sala -. Ad esempio, si è discusso delle tipologie di banco, e le insegnanti della scuola primaria hanno optato per i banchi singoli, che per le diverse attività potranno permettere altrettante diverse modulazioni». A marzo lo studio presenterà il progetto definitivo. I lavori di recupero della scuola, nonostante un breve rallentamento dovuto al lockdown della scorsa primavera, stanno sostanzialmente rispettando le tappe del cronoprogramma.
LA SCUOLA
Una volta ripresa l'attività, l'edificio ospiterà due corsi di scuola elementare (uno a tempo lungo e uno a tempo normale), un polo primi passi per bambini dai 24 ai 36 mesi, e una scuola dell'infanzia e alcune associazioni. (A.Tr.)
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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