FELTRE
Tutti assolti per non aver commesso il fatto. Si è chiuso così

Martedì 12 Dicembre 2017
FELTRE
Tutti assolti per non aver commesso il fatto. Si è chiuso così ieri mattina il processo che vedeva alla sbarra i dipendenti Dolomitibus, finiti nei guai per la manifestazione che il 24 gennaio 2014 paralizzò le corriere nell'orario di punta, dalle 5.30 alle 8.30.
LA PROTESTA
Tutta colpa di un bus, detto la vedova nera usato nelle manifestazioni sindacali, che era stato messo di traverso e lasciato senza chiavi ad ostruire il passaggio. Solo alle 8.30 le chiavi ricomparirono, il bus venne spostato e il servizio riprese regolarmente. Alla sbarra con l'accusa di interruzione di pubblico servizio il garagista Renato Marchet (rappresentante Cisl), 56 anni, e gli autisti Claudio Tonin (Cgil), 60 anni, Daniele Conz, 63 anni e Danilo Dal Zotto, 62 anni, il primo difeso dall'avvocato Anastasia Righetti e gli altri tre da Alvise Antinucci (studio Arealegis di Belluno) e Roberto Pregaglia. Furono loro ad arrivare per primi. Poi si aggiunse un'altra dozzina di colleghi. Secondo l'accusa, furono proprio i primi arrivati a mettere di traverso il bus con le gomme bucate, paralizzando, di fatto, il servizi pubblico provinciale per ore.
IL PROCESSO
Ieri mattina in Tribunale a Belluno le conclusioni del processo, in cui sono sfilati in aula diversi testimoni. La Procura, con il pm Maria Luisa Pesco, ha chiesto la condanna per i primi due imputati, Marchet e Tonin: 5 mesi ciascuno. Ha chiesto invece l'assoluzione per gli altri due. Nelle successive arringhe degli avvocati della difesa è emerso che il procedimento era stato portato avanti dalla Procura, nonostante un primo «no» ricevuto dal gip alla richiesta di decreto penale di condanna. Visto il diniego dell'allora gip Giorgio Cozzarini, l'allora procuratore Francesco Saverio Pavone richiese e ottenne il rinvio a giudizio.
LA SENTENZA
Il giudice Luca Berletti dopo una breve camera di consiglio ha letto la sentenza: tutti assolti per non aver commesso il fatto. Soddisfazione per le difese: «Speriamo sia l'epilogo di questa vicenda», ha detto l'avvocato Antinucci. Intanto la sentenza di assoluzione del caso parallelo avvenuto a Belluno è diventata irrevocabile: probabilmente quindi la Procura non impugnerà nemmeno l'assoluzione feltrina. Resta in piedi invece il procedimento per i 7 imputati, dipendenti Dolomitibus, che optarono per il rito abbreviato. Vennero assolti in primo grado, ma la Procura impugnò e la vicenda è pendente in Appello.
GLI EPISODI
Era un periodo difficile, quello dell'inverno 2013-2014, per l'assetto societario della Dolomitibus. Una fase delicata in cui non mancarono le prese di posizione: la vertenza sfociò anche in questi due episodi limite in cui la Procura ravvisò reati. Ma il nodo della questione è che la persona che ha bucato le gomme del bus, che ostacolava l'uscita della corriere, è sempre rimasto ignoto. Le telecamere ripresero una figura, coperta dall'ombrello e non riconoscibile.
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