FELTRE
La truffa telematica questa volta era partita da Feltre e finita in Sicilia e non viceversa, come accade sempre più spesso. È quanto sarebbe successo l'11 giugno 2016 quando Sergio Peterle, 59enne di Feltre, avrebbe messo in vendita un camion Iveco online, prendendosi i soldi, ma non consegnando mai il mezzo. Il fatto è approdato ieri mattina in Tribunale a Belluno di fronte al giudice Angela Feletto, con il pm Sandra Rossi. L'imputato è difeso dall'avvocato di fiducia, Giorgio Gasperin, che ieri era sostituito in aula dalla dottoressa Valentina Stefani. La vicenda verrà ricostruita nel processo. Ma secondo quanto ricostruito invece dalla Procura Peterle avrebbe inserito l'annuncio su Subito.it: Iveco 330-35 motore 8 cilindri. Ad attirare Raimondo Parrinello, 44enne di Marsala, il prezzo: il camion era stato messo in vendita a 3mila 600 euro. Il siciliano ha effettuato il versamento sul codice Iban bancario intestato a Peterle, ma l'autocarro non venne mai consegnato. A quel punto il malcapitato si è reso conto che era incorso in una truffa e ha denunciato il fatto alla polizia postale. Dalle indagini gli inquirenti sono risaliti a Peterle, che ora dovrà difendersi nel processo.
© RIPRODUZIONE RISERVATA La truffa telematica questa volta era partita da Feltre e finita in Sicilia e non viceversa, come accade sempre più spesso. È quanto sarebbe successo l'11 giugno 2016 quando Sergio Peterle, 59enne di Feltre, avrebbe messo in vendita un camion Iveco online, prendendosi i soldi, ma non consegnando mai il mezzo. Il fatto è approdato ieri mattina in Tribunale a Belluno di fronte al giudice Angela Feletto, con il pm Sandra Rossi. L'imputato è difeso dall'avvocato di fiducia, Giorgio Gasperin, che ieri era sostituito in aula dalla dottoressa Valentina Stefani. La vicenda verrà ricostruita nel processo. Ma secondo quanto ricostruito invece dalla Procura Peterle avrebbe inserito l'annuncio su Subito.it: Iveco 330-35 motore 8 cilindri. Ad attirare Raimondo Parrinello, 44enne di Marsala, il prezzo: il camion era stato messo in vendita a 3mila 600 euro. Il siciliano ha effettuato il versamento sul codice Iban bancario intestato a Peterle, ma l'autocarro non venne mai consegnato. A quel punto il malcapitato si è reso conto che era incorso in una truffa e ha denunciato il fatto alla polizia postale. Dalle indagini gli inquirenti sono risaliti a Peterle, che ora dovrà difendersi nel processo.
