FALCADE
Forse la felicità più immensa quella di don Sandro De Gasperi

Lunedì 18 Ottobre 2021
FALCADE Forse la felicità più immensa quella di don Sandro De Gasperi
FALCADE
Forse la felicità più immensa quella di don Sandro De Gasperi 26 anni, sacerdote novello, è stata quella di ieri, quando ha celebrato la sua prima messa davanti alla sua comunità in quella chiesa parrocchiale dedicato a papa Pio X che ha visto sbocciare e crescere la sua vocazione religiosa. Don Sandro è stato ordinato sacerdote sabato in Duomo a Belluno dal vescovo Renato Marangoni. Don Sandro domenica 21 novembre celebrerà la messa nella chiesa Arcipretale di San Giovanni battista a Canale, quella stessa chiesa in cui celebrò la sua prima messa il novello sacerdote don Albino Luciani divenuto papa nel 1978 e ora diventato Beato.
LA COINCIDENZA
Qualcuno ha voluto sottolineare come la data della prima messa di don Sandro De Gasperi sia coincisa con il giorno in cui si ricordava la nascita a Canale di Albino Luciani nato il 17 ottobre del 1912 a Forno di Canale.
IL SACERDOTE
Don Sandro De Gasperi ha avuto come mentore nella fase iniziale della sua vocazione la figura importantissima di don Bruno De Lazzer parroco di Caviola per moltissimi anni. La famiglia di don Sandro è composta da papà Enrico, artigiano impresario, mamma Tatiana Fontanive impiegata all'Istituto alberghiero e per la ristorazione di Falcade, e il fratello Renato pure lui impiegato come artigiano.
UNA TERRA DI VOCAZIONI
Da sempre la valle del Biois è stata una fucina di grandi vocazioni religiose che hanno avuto e ricoperto ruoli importanti e di prestigio a Caviola, la stessa parrocchia in cui si è formato don Sandro, nacque nel 1879 padre Maria Felice Cappello anche lui in odore di santità essendo stato proclamato nel 2014 Servo di Dio in odore di santità in quanto da anni è in corso la causa di canonizzazione per proclamarlo beato come Papa Luciani. Una figura quella di padre Maria Felice Cappello, dell'ordine dei Gesuiti, che ancora oggi molti a Roma ricordano con venerazione essendo stato da molti soprannominato Il Confessore di Roma per la grande stima che molti fedeli avevano verso la figura di questo padre gesuita che nel confessionale della chiesa di Sant'Ignazio nella Capitale emanava un grande carisma e una grande fiducia tra i fedeli oltre ad aver esercitato con grande passione per molti anni l'insegnamento come professore di diritto canonico presso l'Università Gregoriana di Roma.
TRE PADRI CONCILIARI
Proprio la valle del Biois ebbe l'onere e il privilegio di aver avuto tre padri conciliari. Oltre allo stesso Albino Luciani in qualità di Vescovo di Vittorio Veneto, al Concilio Vaticano II apertosi nel 1962 erano presenti Padre Saba De Rocco padre generale dei Somaschi nato pure lui a Canale e il vescovo Giovanni Battista Costa prelato di Porto Velho in Brasile la cui famiglia era oriunda di Vallada- San Tomaso. A questi va aggiunto anche monsignor Giuseppe Andrich vescovo emerito di Belluno-Feltre.
Dario Fontanive
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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