ENTE PROVINCIA
BELLUNO Braccia conserte e linea dura. I pescatori del Bellunese

Mercoledì 21 Agosto 2019
ENTE PROVINCIA
BELLUNO Braccia conserte e linea dura. I pescatori del Bellunese danno forfait alla Provincia. La riunione tra i Bacini di pesca prevista ieri a Palazzo Piloni è saltata. Con una mail inviata all'Ufficio Caccia e Pesca dell'ente, infatti, Filippo Sitran il presidente della Federazione che riunisce tutti i Bacini del territorio ha fatto sapere che i pescatori non avevano nessuna intenzione di presentarsi. Un modo per far sapere che di pesca, a loro dire, si parla troppo poco, mentre avviene il contrario per la caccia.
INCONTRO CHIESTO A MESI
Un malessere partito in sordina mesi fa, montato dopo Vaia ed infine esploso nei giorni scorsi davanti alla convocazione della Provincia il 20 di agosto. «Non è un periodo adatto ad una riunione di questo tipo le parole del presidente del Bacino 8, Luigi Pizzico -, sono mesi che chiediamo un incontro e lo fissano quando molte persone sono in ferie, è possibile?». Ad ogni modo, vacanze e o meno, i pescatori hanno preferito restare a casa. Ieri mattina, comunque, Sitran ha incontrato il consigliere Franco De Bon per spiegare le ragioni dell'annullamento e chiedere maggior sensibilità e attenzione verso il settore. La riunione dunque si farà, è solo stata rinviata.
SÌ AL DIALOGO
«La nostra non vuole essere una presa di posizione definitiva nè di rottura verso l'ente spiega Sitran -, semplicemente i Bacini hanno ritenuto di voler manifestare in questo modo un malessere latente da mesi». Sono diverse le cause del forfait, riassumibili in una generale sensazione di scarsa considerazione delle istituzioni verso il mondo della pesca. «I pescatori si sentono poco ascoltati, diciamo proprio abbandonati a sè stessi prosegue il presidente -. Sono tanti i fronti di incomprensione. Per quanto riguarda la Regione, il Tavolo Blu ha lavorato per tre anni alla stesura di un regolamento unico regionale, ma non è ancora stato approvato. Di conseguenza non si capisce bene a chi fare riferimento per parlare e presentare i problemi dei nostri fiumi né quali siano le nostre competenze». In ballo ci sono anche i rimborsi del post Vaia, richiesti dai Bacini ma sui quali la Regione ancora non si è pronunciata. «Ogni Bacino ha problemi ma non sa a chi parlarne conclude Sitran -, mancano una linea precisa e regole chiare da seguire, oltre ad una struttura forte di riferimento». (atr)
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