Eliseo Dal Pont, una serata nel nome di Bianchi

Martedì 23 Aprile 2019
Eliseo Dal Pont, una serata nel nome di Bianchi
IL RICORDO
BELLUNO Chi è stato, cos'ha fatto e quali meriti ha avuto: la festa della Liberazione, quest'anno, sarà sotto il nome di Eliseo Dal Pont Bianchi. Alla contestata figura del partigiano impegnato nella Resistenza, al quale il Comune ha intitolato la sala comunale di viale Fantuzzi e contro cui si battono da anni diversi consiglieri comunali, Isbrec, Anpi e Cgil Belluno dedicano un'intera serata. L'incontro, dal titolo appunto Eliseo Dal Pont Bianchi. Tra Resistenza e impegno civile è previsto domani alle 20.30 nell'omonima sala. L'obiettivo dell'organizzazione è quello, in qualche modo, di rispondere alle critiche sollevate dai detrattori parlando della sua attività politica e del suo impegno civile, dalla sua formazione giovanile fino agli anni nel sindacato. Dopo la proiezione di un dvd del 2005 della durata di 20 minuti circa, con varie testimonianze sulla figura di Bianchi, seguiranno diversi interventi volti a mettere in luce le diverse fasi della vita di Dal Pont: Enrico Bacchetti parlerà della sua esperienza nella Resistenza, Peppino Zangrando del suo impegno politico nel PCI, Mauro De Carli della sua attività sindacale nella Cgil e Gino Sperandio del suo operato nell'Anpi. «L'iniziativa ha, in primo luogo, lo scopo di ricordare e far conoscere, specialmente ai più giovani, una figura importante per il territorio bellunese come fu quella di Bianchi spiega Bacchetti -, ma anche di rispondere alle accuse infamanti avanzate lo scorso anno da due consiglieri comunali di Belluno. Questa iniziativa permetterà di ricordare che nel 1966 Dal Pont ricevette per meriti partigiani la croce al merito di guerra ed ebbe, a titolo onorifico, il grado di capitano negli anni Ottanta». Bianchi fu un partigiano attivo nella lotta di liberazione dal nazifascismo, impegno che gli costò il carcere di Baldenich dove subì sevizie e violenze. Liberato nel giugno del '44 insieme ad una settantina di prigionieri politici, grazie alla celebre operazione partigiana capitana da Mariano Mandolesi Carlo, riprese la lotta sulle montagne diventando commissario politico prima della brigata Fratelli Bandiera, poi della Mazzini sempre nella divisione Nannetti. Dopo la guerra il suo impegno sociale continuò nella politica e nel sindacato, ricoprendo sempre ruoli di primo piano. La serata, ad ingresso libero, gode del patrocinio del Comune ed è inserita nel quadro delle iniziative organizzate per la Festa della Liberazione del 25 aprile. (atr)
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