GLI ANIMALISTI
BELLUNO «Non è un comportamento stupido, è un reato penale punibile con multe e reclusione», non trova parole più morbide per descrivere l'accaduto Cristiano Fant di Siamo tutti animali. Non è la prima volta che accade. Anche un paio di anni fa erano stati trovati bocconi simili, ma più grandi e di colore verde, sempre nella zona dei giardini della piazza centrale. Erano stati rimossi e, in quel caso, pare non ci fossero stati danni ad animali nè bambini. Il leader del movimento antispecista bellunese non riesce nemmeno ad immaginare «chi possa essersi spinto ad un gesto del genere, dal momento che non ho mai sentito del problema di ratti in centro città ci spiega -. Di certo è una persona irrispettosa, non solo degli animali, ma in generale dell'essere umano. Quel veleno poteva ingoiarlo un bambino». Cristiano Fant non parla di una bravata, «sarebbe sminuire un gesto che non può essere uno scherzo di pessimo gusto. Ma un vero e proprio reato. Parlo dell'articolo del codice penale 674, che punisce la condotta di chi getti o versi, in un luogo di pubblico cose atte ad offendere o molestare persone o animali». Fant ipotizza che l'autore potesse avercela con i piccioni, «senza considerare che quel veleno avrebbe potuto assumerlo un animale, per esempio un cane piuttosto che un umano». Sarebbe stato letale? «Dipende dall'essere vivente in questione. Dalla taglia, dal peso e dalle sue condizioni di salute. Se per esempio era un cane di 40 chili sano, magari sarebbe bastata una lavanda gastrica. Ma se era un animale più anziano anche di dieci chili, sofferente di cuore, avrebbe potuto morire all'istante». Fant di Siamo Tutti animali conclude: «Ho letto l'annuncio del sindaco di Belluno che difinisce l'autore una persona stupida, direi che il termine è assolutamente troppo morbido per la gravità dell'atto commesso».
Fe.Fa.
© RIPRODUZIONE RISERVATA BELLUNO «Non è un comportamento stupido, è un reato penale punibile con multe e reclusione», non trova parole più morbide per descrivere l'accaduto Cristiano Fant di Siamo tutti animali. Non è la prima volta che accade. Anche un paio di anni fa erano stati trovati bocconi simili, ma più grandi e di colore verde, sempre nella zona dei giardini della piazza centrale. Erano stati rimossi e, in quel caso, pare non ci fossero stati danni ad animali nè bambini. Il leader del movimento antispecista bellunese non riesce nemmeno ad immaginare «chi possa essersi spinto ad un gesto del genere, dal momento che non ho mai sentito del problema di ratti in centro città ci spiega -. Di certo è una persona irrispettosa, non solo degli animali, ma in generale dell'essere umano. Quel veleno poteva ingoiarlo un bambino». Cristiano Fant non parla di una bravata, «sarebbe sminuire un gesto che non può essere uno scherzo di pessimo gusto. Ma un vero e proprio reato. Parlo dell'articolo del codice penale 674, che punisce la condotta di chi getti o versi, in un luogo di pubblico cose atte ad offendere o molestare persone o animali». Fant ipotizza che l'autore potesse avercela con i piccioni, «senza considerare che quel veleno avrebbe potuto assumerlo un animale, per esempio un cane piuttosto che un umano». Sarebbe stato letale? «Dipende dall'essere vivente in questione. Dalla taglia, dal peso e dalle sue condizioni di salute. Se per esempio era un cane di 40 chili sano, magari sarebbe bastata una lavanda gastrica. Ma se era un animale più anziano anche di dieci chili, sofferente di cuore, avrebbe potuto morire all'istante». Fant di Siamo Tutti animali conclude: «Ho letto l'annuncio del sindaco di Belluno che difinisce l'autore una persona stupida, direi che il termine è assolutamente troppo morbido per la gravità dell'atto commesso».
Fe.Fa.
