«Due anni da Vaia: ricordo indelebile Ora la lotta al cambiamento climatico»

Venerdì 30 Ottobre 2020
L'ANNIVERSARIO
BELLUNO Il ministro per i rapporti col Parlamento, Federico D'Incà parla di un «ricordo indelebile», quello legato al ciclone Vaia che il 29 ottobre 2018 interessò 473 Comuni, un territorio complessivo di 2.300.771 ettari. La copertura forestale nell'area interessata è stata stimata in 1.366.544 ettari, pari a circa il 60% del totale dei 473 Comuni interessati. La completa distruzione del bosco ha riguardato 41.491 ettari, per un totale stimato di 8.689.754 metri cubi di legname. Da sabato 27 e le prime ore di martedì 30 ottobre 2018 l'Italia è stata colpita da una fase perturbata tra le più intense, complesse e rovinose da molti anni, a causa della profonda depressione Vaia che soprattutto lunedì 29 ha attivato violentissime raffiche di scirocco, mareggiate, straordinarie onde di marea sull'alto Adriatico, e piogge alluvionali soprattutto sulle Alpi orientali. Il ministro, che vive in Valbelluna ha ben presente quale sia stata la forza dirompente di quell'evento su un territorio fragile, come quello bellunese. «La lotta al cambiamento climatico è una delle nostre priorità», ha dichiarato. «Sono trascorsi due anni da quando la tempesta Vaia si è abbattuta sul bellunese e sul triveneto afferma il ministro Federico D'Incà in una nota diffusa alla vigilia dell'anniversario -. Abbiamo affrontato giorni difficili, con venti che soffiavano a 200 chilometri all'ora che hanno portato distruzione e forti disagi per l'intero territorio. Un territorio, però, che ha saputo resistere e guardare avanti, rimboccandosi le maniche e con tanta voglia di ricominciare» e parla di «un esempio di comunità fondata sull'aiuto reciproco e sulle capacità di rialzare la testa nei momenti più complessi». «Sono stati fatti notevoli investimenti nel Veneto e nel Bellunese per riparare i danni provocati dalla tempesta - prosegue -, ma è necessario continuare a lavorare e a investire nell'intero Paese per una messa in sicurezza dei territori. Più in generale, è opportuno adottare una politica decisa per contrastare i cambiamenti climatici: l'occasione derivante dalle risorse europee legate al Covid, è particolarmente importante per raggiungere questo obiettivo e difendere i nostri bellissimi territori. A due anni di distanza, il mio ringraziamento va ancora una volta a tutte le autorità e ai volontari che si sono impegnati fin dalle prime ore per le operazioni di soccorso: un esempio di coesione che, mai come in questo difficile momento, deve farci riflettere».
Fe.Fa.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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