Curiosità e tante domande su tutto vince la bellunesità

Giovedì 14 Novembre 2019
IL DIBATTITO
BELLUNO Sono state molte e anche interessanti le domande che i circa 300 studenti delle quarte e quinte degli istituti superiori Brustolon e Itis Segato hanno proposto ai sei professionisti che si sono messi a disposizione dei ragazzi stessi. Per fare successo siete tutti usciti da Belluno? Quanto vi sono stati utili gli studi che avete fatto? Come si fa a guadagnare nelle ong? Molte le domande piuttosto tecniche a Enrico Marchesani (Aprilia) su motorbike e motogp e non c'era da stupirsene dal momento che la platea dei ragazzi era per la maggioranza maschile. E Marchesani non si è tirato indietro, ha risposto a tutte le domande, anche a quale fosse la moto che preferisce in assoluto. «Sicuramente la mia prima moto comprata con i miei primi risparmi: un' Honda 250». Dal canto suo Giulia Valmassoi, di Thema Usa 2010, ha ricordato ai ragazzi che «solo una decina di anni fa ero seduta in un'aula come voi. Facendo l'università ho imparato la consapevolezza di avere degli obiettivi da perseguire. Questo è molto importante, cercate il vostro e raggiungetelo». Per Stefano Olivieri, il miglior modo di rispondere ai ragazzi è stato quello di ricordare come sia fondamentale «sviluppare un pensiero critico, non accettate mai lo status quo. Quando vi chiederanno di seguire un progeto, riflettete su cosa state andando a fare e se non trovate una motivazione, non accettatelo». Valentina Sommacal ha esordito affermando che a «Belluno ci tornerei super volentieri. Non dipende da cosa si fa, ma da come lo si fa». Poi, nello specifico, è stata determinata: «agite localmente, pensate globalmente. Le ineguaglianze sono globali e qualunque cosa voi facciate può avere un impatto da un'altra parte del mondo». Jonni Malacarne ha parlato dell'importanza della fortuna, in minima parte, ma soprattutto della capacità di inventarsi un'opportunità per la quale valga la pensa perseguire i propri obiettivi. «Il progetto a cui ho creduto maggiormente? - ha risposto ad un ragazzo Nel 2013 un responsabile scientifico mi aveva contattato per un progetto di telemedicina per elaborare automatismi per chi era affetto da una particolare patologia». Infine, Eleonora Majer, ha prima di tutto, ricordato come Belluno sia un luogo dove chiunque viva lontano voglia tornarci, poi ha ribadito come «non ho mai dato per scontata la mia passione per la danza». (Fe.Fa.)
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