Creava sim pulite intestate a ignari clienti

Domenica 21 Luglio 2019
Creava sim pulite intestate a ignari clienti
L'INCHIESTA
BELLUNO Probabilmente quelle sim, aperte all'insaputa degli intestatari, o addirittura con nomi di fantasia, potrebbero essere state utilizzate per commettere reati, data la difficoltà di risalire al reale utilizzatore in caso di intercettazioni. Non si spiega altrimenti il perché un 62enne bellunese sia arrivato a attivare 400 schede sim telefoniche a nome di ignari utenti intestatari, che non erano poi i reali utilizzatori. A chi venivano cedute? Chi le utilizzava? Perché servivano quelle schede telefoniche pulite? Solo il proseguo delle indagini del Nucleo investigativo provinciale dei carabinieri di Belluno, guidati dal maggiore Marco Stabile, potranno chiarire lo scopo dell'operazione fraudolenta. Intanto il 62enne bellunese è stato denunciato in stato di libertà per falso e trattamento illecito di dati personali (articoli 494 e 482 del codice penale e della violazione dell'articolo 167 decreto legislativo 196/2003).
LA SORPRESA
Tutto è nato da una perquisizione nella casa del 62enne effettuata dai carabinieri per altri motivi. Non si sa cosa stessero cercando i militari, perché quella inchiesta è ancora in corso. Ma mentre passavano al setaccio la casa sono spuntati i documenti relativi alle sim. «Veniva rinvenuta - spiegano dal comando provinciale dell'Arma - copiosa documentazione relativa a circa 400 moduli di attivazione di sim telefoniche. Dopo una prima analisi è apparso evidente che tutti i contratti erano stati compilati e firmati con la stessa grafia: la firma era sempre lo stesso scarabocchio». Insomma tutto lasciava pensare che dietro a quei contratti telefonici ci fosse sempre la stessa mano: quella del 62enne.
LE VITTIME
L'uomo aveva gioco facile: in passato, infatti, aveva lavorato in alcuni negozi di telefonia e probabilmente, al momento dell'attivazione del contratto da parte di clienti si fotocopiava dati e documenti. È così che sarebbe riuscito a aprire oltre 400 contratti. A ogni nominativo ne erano stati collegati almeno tre sim. Per qualcuno si arrivava anche a 10 sim: in un caso, a nome di un cittadino straniero, aveva aperto 150 contratti. «Si è ritenuto - spiegano i carabinieri - che le persone dei documenti di identità trovati allegati ad ogni pratica avessero effettivamente attivato una sim telefonica ma che poi gli stessi documenti fossero stati utilizzati a loro insaputa per attivazioni multiple. Nel corso delle indagini sono state identificate circa 80 intestatari e circa 15 sono stati rintracciati». In gran parte gli ignari intestatari erano cittadini stranieri, alcuni irreperibili, altri con nomi di fantasia. Le persone che hanno scoperto di essere rimaste vittime del raggiro hanno presentato querela nei confronti del 62enne bellunese.
L'OBIETTIVO
«Non è stato possibile, al momento, accertare i vantaggi economici acquisiti dal bellunese nelle cessioni delle sim fraudolentemente attivate», concludono i carabinieri. Si sa però che nella criminalità vengono utilizzate sim pulite intestate a cittadini stranieri, a volte residenti all'estero per le conversazioni scottanti.
Olivia Bonetti
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