CORTINA D'AMPEZZO
Due anni di processo, quasi una decina di rinvii, ma la sentenza

Martedì 4 Dicembre 2018
CORTINA D'AMPEZZO Due anni di processo, quasi una decina di rinvii, ma la sentenza
CORTINA D'AMPEZZO
Due anni di processo, quasi una decina di rinvii, ma la sentenza di primo grado è ancora lontana. In aula si sta ricostruendo il calvario che ha portato alla morte di una paziente arrivata dalla Sicilia al Codivilla Putti, a Cortina, nell'estate del 2013. La donna, che aveva un'infezione ossea che non si è più fermata, è morta il 27 agosto 2013. Più di 5 anni fa, ma ancora non è stata fatta giustizia. Anche ieri il processo ha subìto un nuovo rinvio per il legittimo impedimento dell'avvocato di uno degli imputati, Paolo Patelmo, finito in ospedale per un'intossicazione alimentare. Di fronte al certificato medico il giudice Angela Feletto non ha potuto fare altro che rinviare al 14 gennaio 2019, con buona pace del consulente di parte civile arrivato dalla Sicilia per deporre.
Alla sbarra per omicidio colposo l'ex primario del Codivilla, specialista in infezioni ossee, Francesco Centofanti, 73enne, che oggi lavora in libera professione, e Cosimo Salfi, 60enne, dirigente medico di ortopedia e traumatologia in servizio all'ospedale San Martino. Per la difesa, sostenuta in aula dagli avvocati Paolo Patelmo (per Centofanti) e Massimiliano Xaiz (per Salfi), la responsabilità è di altri. Dei medici siciliani, contro i quali la famiglia ha intentato una causa civile che inserirono una protesi in plastica sopra la ferita infetta al ginocchio della donna.
Angela Bauso, 60enne siciliana, arrivò a Cortina il 27 luglio del 2013, su suggerimento dei suoi medici al sud, Calofiore e Palumbo che da tempo erano alle prese con la grave infezione che interessava la gamba fino a sopra il ginocchio. Si sarebbe dovuto amputare, ma non si fece. A Cortina venne e sottoposta a un'amputazione interna con cui il primario Centofanti tolse completamente il ginocchio. Poi però la situazione precipitò e il 27 agosto 2013 morì. A maggio 2016 il caso approdò nell'udienza preliminare, che slittò con un rinvio. Dopo un paio di udienze filtro rinviate per eccezioni o impedimenti l'8 novembre 2018 sono stati sentiti i primi 10 testi. Ieri il nuovo rinvio.
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