CONTAGIO
BELLUNO Torna ad aumentare la diffusione del virus in provincia. Questo

Venerdì 11 Dicembre 2020
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BELLUNO Torna ad aumentare la diffusione del virus in provincia. Questo dicono i dati diffusi ieri dall'Usl 1 Dolomiti (che cita come fonte Azienda Zero). Dopo tre giorni con poche decine di positivi (mai sopra i cento) per effetto dei rallentamenti legati al maltempo ieri sono schizzati a 249 i nuovi positivi. La provincia di Belluno rimane quella in Italia in cui, a parità di numero di abitanti, il virus è più diffuso (circa il doppio delle altre province venete) ma il dato, ha spiegato la Regione, sarebbe dovuto al fatto che in questa provincia si effettuano molti più tamponi che nel resto della regione. Se sul fronte dei ricoveri in area non critica i numeri sono stabili (56 a Belluno, 54 a Feltre e 8 ad Agordo) su quello delle terapie intensive c'è stata una crescita: mercoledì sera erano undici i ricoverati, ieri sera tredici. A questi numeri vanno aggiunti quelli delle persone ricoverate negli ospedali di comunità: dove ci sono 47 pazienti. Nelle ultime 24 ore sono decedute 2 persone covid positive: un uomo di 67 anni ricoverato in Rianimazione a Belluno e una donna di 85 anni ricoverata in Malattie infettive a Belluno.
RINFORZI
Intanto ieri sono stati nominati i responsabile della Chirurgia di Agordo e della Fisica sanitaria di Belluno. In esito alle prove selettive sono stati conferiti due incarichi di responsabilità: uno per l'unità operativa semplice dipartimentale di Chirurgia di Agordo e uno per la Fisica sanitaria aziendale. Per la Uosd di Chirurgia di Agordo è stato nominato responsabile: Antonio Riccardo Da Rold, per la Uosd Fisica sanitaria è stata nominata Francesca Pietrobon.
GLI IMPIANTI
Intanto ieri sera l'Amministratore unico di Sportivamente, Fabio Gasperin, ha avvertito tutti gli iscritti che gli impianti rimarranno ancora chiusi: «Il Comitato Veneto ha dato indicazioni alle società di sospendere tutte le attività e mantenere la chiusura totale degli impianti. Il nuovo Dpcm del 3 dicembre ha lasciato cadere nel silenzio più totale piscine e impianti sportivi, come dovessero restare chiusi ad oltranza». «Siamo a conoscenza - ha proseguito Gasperin - che alcuni impianti delle province limitrofe hanno deciso di riprendere le attività agonistiche, ma purtroppo la provincia di Belluno ha in questo momento l'indice di contagio più alto del Veneto e tra i più alti in Italia e per questo, seppur con rammarico, è stato deciso di seguire una linea prudenziale mantenendo chiuso l'impianto. Alla luce di queste considerazioni la Società, in accordo con l'Amministrazione Comunale, ha deciso di attendere l'evolversi della situazione sanitaria prima di dar corso alla ripresa delle attività agonistiche».
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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