Consultorio: 40 anni a servizio degli altri

Domenica 19 Novembre 2017
Consultorio: 40 anni a servizio degli altri
SOCIALE
BELLUNO Adesso si punta ai prossimi quaranta. Il Consultorio familiare ieri ha festeggiato. In una sala Muccin praticamente piena di soci, sostenitori e famiglie affidatesi in passato al servizio e alla presenza del vescovo monsignor Renato Marangoni e dell'assessore al sociale Valentina Tomasi, una conferenza tenuta dai vertici ha fatto un bilancio sui primi quattro decenni di attività. Il risultato, va da sé, è positivo.
I NUMERI
Basta dare un occhio ai numeri per capirlo. In quarant'anni sono passati per la sede di via Matteotti prima e poi per quella attuale di via Flavio Ostilio 45321 utenti, tra consulenze, corsi e progetti di varia natura. Gli uomini che hanno fatto richiesta di consulenze con i professionisti volontari sono stati 2258, 4667 le donne per un totale di 30926 colloqui. I professionisti susseguitisi sono stati centinaia di cui 45 tirocinanti.
L'ATTIVITA'
«L'impegno non è stato sempre semplice ha ammesso la direttrice Gianelda Ferro Catello nel suo intervento -. Nella nostra attività abbiamo sperimentato problemi causati da cambiamenti socioculturali che hanno determinato difficoltà di tipo diverso, senso di precarietà e di incertezza. Si sono smarriti i riferimenti tradizionali e ora le persone sono preda di miti fallaci come l'eterna giovinezza e la ricchezza, il consumismo e molto altro. Sono andati affievolendosi i modelli di identificazione validi. Tutti questi cambiamenti hanno comportato un esplosione dell'individualismo nelle persone, la concentrazione esclusivamente sulle proprie necessità e, di conseguenza, un allentamento dei legami. Ci si rapporta con l'altro per lo più attraverso i social, per cui si ottengono relazioni slegate dall'emotività. Le capacità di dialogo costruttivo e di empatia sono carenti». Davanti a queste trasformazioni della società il Consultorio ha raccolto e continua a raccogliere esigenze, problemi, dolori e crisi. «Abbiamo aperto anche uno sportello di ascolto per i giovani dai 18 anni in su ha aggiunto Catello -, si tratta della fascia evolutiva di transizione».
LA NASCITA
Ennio Colferai, storico fondatore del servizio di cui è stato presidente per oltre trent'anni prima di passare il testimone a Rosalisa Sartorel, ieri ha ripercorso un po' la storia dagli esordi a oggi. L'idea è nata in un momento in cui, da poco usciti dal confronto referendario sul divorzio ha spiegato -, parlare di politiche familiari non era né facile né popolare. Erano gli anni della rivoluzione sessuale, della legge sull'aborto e di quella sul divorzio. «Di fronte ad una legislazione sul divorzio che non fa che costatare e regolamentare situazioni di fatto ci domandavamo quale fosse la risposta della società per aiutare chi si trova in difficoltà prosegue o che comunque ha bisogno di un aiuto concreto per capire meglio la propria situazione. Ci sembrava non ci fosse solo il bisogno di regolamentare, ma anche quello di capire, aiutare e servire».
Alessia Trentin
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