Concorso per anestesisti, Belluno fuori

Giovedì 21 Gennaio 2021
Concorso per anestesisti, Belluno fuori
SANITA'
BELLUNO «Oggi e, in prospettiva nel breve-medio termine, abbiamo un numero adeguato di anestesisti in servizio presso l'Usl 1 Dolomiti?». Lo chiede il presidente dell'Ordine dei medici Stefano Capelli. Azienda Zero, infatti, ha indetto un concorso pubblico per l'assunzione a tempo indeterminato di 141 professionisti del settore. A favore di chi? Di tutte le usl del Veneto, esclusa una, quella bellunese. Dura la reazione del Pd: «Rasi Caldogno dia immediate giustificazioni o si dimetta subito».
L'USL DOLOMITI
Ma l'Usl 1 Dolomiti ha spiegato che è già in corso di attivazione un concorso specifico per anestesisti. «Si tratta di una figura professionale difficile da reperire chiarisce il presidente dell'Ordine E nell'attuale situazione di pandemia si è evidenziata come cruciale per abnegazione, spirito di servizio e mole di lavoro svolta nella gestione dei tanti pazienti critici arrivati negli ospedali. Le delibere di Azienda zero evidenziano una valutazione di necessità formalizzata per contratti a tempo determinato (nel Bellunese, ndr) e di non necessità di contratti a tempo indeterminato». La Regione ne ha fatte due e Belluno rientra solo nella prima, ossia quella per contratti a tempo determinato.
IL PRIMARIO
Davide Mazzon, vice-presidente dell'Ordine e primario di Anestesia e Rianimazione al San Martino da quasi 20 anni, precisa che «l'acquisto di prestazioni per carenza di anestesisti a Belluno non è mai stata necessaria negli ultimi 15 anni. È iniziata solo per compensare 2 licenziamenti a seguito dell'attuale fase pandemica». Tuttavia «è una realtà consolidata ad Agordo, Pieve di Cadore e Feltre per carenza di dirigenti medici di Anestesia». È l'azienda sanitaria a spiegare cosa è stato fatto nell'ultimo mese e cosa c'è in agenda per il futuro. «Il 9 dicembre 2020 ha fatto sapere l'Usl 1 Dolomiti sono state avviate le procedure per l'assunzione di 15 medici complessivi nella disciplina di Anestesia e Rianimazione per sopperire alla carenza di medici anestesisti e rianimatori. Mentre il 17 dicembre, su deliberazione del direttore generale, è stato indetto un avviso pubblico di mobilità di medici rianimatori da altre aziende a cui ha risposto un medico». E conclude: «Una volta esaurite queste procedure, è possibile continuare con l'indizione del concorso».
LE ACCUSE
Il Pd, invece, ha chiesto «immediate, trasparenti e plausibili» giustificazioni perché Belluno è la provincia che ha sofferto più di tutte l'emergenza pandemica. «È necessaria un'immediata azione correttiva altrimenti auspichiamo le dimissioni con effetto immediato del direttore generale Caldogno ha scritto in una nota la segretaria provinciale Monica Lotto I casi sono due: o non conosce le esigenze della sanità del nostro territorio oppure è d'accordo con la giunta regionale e con Azienda Zero per non far arrivare medici negli ospedali bellunesi. In ogni caso gli interessi del personale sanitario, dei cittadini e di tutto il territorio non sono salvaguardati».
L'ONOREVOLE
Sul tema si è espresso anche il deputato di Forza Italia Dario Bond: «Il dato certifica l'abbandono della montagna da parte della Regione e della sanità di pianura che evidentemente ha dinamiche diverse nelle logiche di Azienda Zero». Se la Regione non risponde, secondo Bond bisogna rivolgersi alla Provincia e «crearsi l'alternativa in casa». A Palazzo Piloni il compito di «dialogare con le facoltà di Medicina delle Università di Padova, Trieste, Verona e Trento e investire 1 milione e mezzo di euro l'anno per coordinare borse di studio per giovani studenti, in modo da garantire le specializzazioni e poter fare programmazione da qui a 5-6 anni». Ma l'appello è rivolto anche ai privati che «possono partecipare a questo fondo sanità di montagna per creare dei pacchetti con le Università e pagare le borse di specializzazione». Davide Piol
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