Commercialisti e la proroga beffa: «Noi, in difficoltà»

Lunedì 30 Novembre 2020
LA PROTESTA
BELLUNO Professionisti in ginocchio: la proroga delle tasse è arrivata all'ultimo e sposta la scadenza di soli 10 giorni. Si alza un grido di aiuto e di denuncia dall'Ordine dei commercialisti della provincia di Belluno: «Anche noi ci ammaliamo di Covid, non riusciamo a rispettare le scadenze». Insomma alle difficoltà dei clienti, alle prese con le tasse da pagare, si aggiungono quelle dei commercialisti in questi giorni impegnati nelle dichiarazioni annuali sulle imposte sui redditi e nel versamento del secondo acconto di imposte e contributi e, di fronte a tutto questo, il Governo non sembra voler dare una mano.
LA BEFFA
A parlarne è Michela Marrone, presidente dell'Ordine dei Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili della Provincia di Belluno. «I commercialisti bellunesi si sono uniti in questi giorni per chiedere una proroga delle scadenze previste al 30 novembre spiega -. La triste constatazione è che la notizia dell'annunciata proroga è arrivata a soli due giorni dalla scadenza originaria, quando gran parte del lavoro è ormai stato fatto. La proroga, concessa in questi termini, ossia con tale ridottissimo preavviso, perde di significato. Inoltre è di soli 10 giorni, a fronte di una situazione di estrema difficoltà sia per i professionisti sia per gli operatori».
LE DIFFICOLTÀ
La situazione negli studi dei professionisti bellunesi è di grande difficoltà perché alla normale attività di routine si è aggiunto il dovuto supporto alle imprese nelle numerose domande di richiesta di crediti d'imposta, contributi a fondo perduto e finanziamenti agevolati, previsti dai decreti emergenziali Covid, non sempre di immediata interpretazione e compilazione. Molto spesso peraltro si è trattato di contributi assolutamente inconsistenti, come il bonus sanificazione, che a fronte di importanti investimenti da parte degli operatori per l'adeguamento e la sanificazione dei locali, ha avuto un ritorno irrisorio. «A nulla servono quindi i monopattini, i bonus vacanze e gli altri interventi a sussidio prosegue Marrone -. La richiesta della categoria è invece quella di interventi legislativi compiuti, organici e tempestivi, che realmente possano essere di supporto ai contribuenti. A questo va aggiunto un altro importante tema: anche i commercialisti si ammalano di Covid. Molti colleghi sono costretti, al fine di tutelare la propria salute e quella dei loro familiari, a periodi di isolamento forzato che generano non poche difficoltà nella gestione degli studi e rendono, di fatto, impossibile il rispetto delle scadenze fiscali per i clienti. Ne consegue che il professionista si trovi costretto anche a farsi carico di eventuali sanzioni legate al mancato rispetto delle scadenze». La categoria si sta quindi battendo al fine di ottenere il riconoscimento della causa di forza maggiore in caso di mancato rispetto della scadenza nel caso in cui il professionista venga colpito dal Covid o sia costretto all'isolamento fiduciario.
Infine l'ordine, nel suo piccolo contribuire, in un momento così critico, con una donazione alla Usl 1 Dolomiti finalizzata all'acquisto di un sistema di radiografia domiciliare utile della fase diagnostica del Covid.
A.Tr.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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