COLOPHONARTE
BELLUNO Indiana Jones combatteva contro i nazisti; lui combatte

Domenica 21 Gennaio 2018
COLOPHONARTE
BELLUNO Indiana Jones combatteva contro i nazisti; lui combatte contro l'Isis. Il personaggio di Harrison Ford scovava reperti inestimabili e cercava di toglierli dalle grinfie della croce uncinata; lui cerca di salvare importanti tesori d'arte e di storia dalla distruzione e dalla vendita illegale per mano del Califfato. La professione è la stessa, la passione pure. Ma niente effetti speciali per Giancarlo Garna. Tranne uno: la sua bacheca personale, che da qualche giorno contiene il titolo di Person of the year 2017 (assegnatogli dall'Osservatorio Internazionale Archeomafie), il Premio internazionale speciale Ranieri Filo Della Torre 2018, e anche il Prix Asolapo Italia 2018-2019 (assegnatogli giusto un paio di giorni fa). L'archeologo bellunese si è raccontato ieri pomeriggio di fronte ad un pubblico attento, ospite di Colophonarte, intervistato da una compagna del liceo e dal suo vecchio professore di filosofia. Un viaggio a ritroso dall'oggi ai primi passi nella passione per le antichità. Un viaggio tra lande polverose e ricche di storia, come solo il Medio Oriente sa essere. Ma anche un viaggio tra quei reperti che viaggiano tranquillamente sul mercato nero, che oggi è il mondo di internet. E che vengono venduti «per finanziare l'attività dell'Isis» ha spiegato Garna, che dal 2012 partecipa alla Missione Archeologica Italiana in Assiria (progetto Terra di Ninive, nel Kurdistan iracheno, in Iraq).
APPASSIONATI SI NASCE
«A 7 anni mi hanno regalato un libro, Le avventure dell'archeologia - ha raccontato Garna -. Mi sono innamorato del sito dell'antica Mari (sull'Eufrate, ndr) e pensavo che non ci sarei mai stato. Invece poi sono diventato archeologo». La passione però non basta: ci vuole anche tecnica. Quella sviluppata in tanti anni di campagne. Soprattutto in zone dilaniate dalla guerra. Garna ha mostrato fotografie di Palmira, prima e dopo. E ha lanciato un grido d'allarme: «I reperti che vengono messi sul mercato illegale servono a finanziare le attività dell'Isis». La sua attività nel Kurdistan cerca di fermare questo traffico e di tutelare il patrimonio storico e artistico.
L'IMPEGNO IN POLITICA
Garna non è solo archeologo. È anche candidato alle prossime politiche con Potere al Popolo. «Credo nel ruolo sociale dell'archeologo - ha detto ieri pomeriggio -. Anche se l'Italia non ci riconosce come figure professionali. Sono convinto che sia necessario impegnarsi attivamente per cercare di cambiare le cose. Per questo non mi tiro indietro. Proverò a dare attenzione al territorio che mi ha chiesto di mettermi a disposizione, Belluno. Del resto, Belluno non è tanto diversa dal Kurdistan: entrambe sono terre di montagna».
D.T.
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