Collalto, chalet di lusso e hotel a 5 stelle: i dubbi della Regola

Mercoledì 15 Settembre 2021
AURONZO
Seppur sottotraccia per l'impegno di condurre in porto la stagione estiva, in Auronzo di Cadore si sta comunque discutendo del progetto del villaggio di Collalto proposto dalla famiglia Meister di Merano. Un investimento di parecchi milioni di euro simile a quello prospettato l'anno scorso, sempre da Meister, sul Col Tondo a Cortina d'Ampezzo. Dopo la trattazione dell'argomento in un precedente consiglio comunale, se n'è parlato nella Magnifica Regola di Villapiccola in occasione dell'annuale assemblea generale, senza tuttavia che ci sia stata un'unanime netta presa di posizione. Visto i precedenti che nel 1992 hanno portato alla cancellazione del villaggio di Federavecchia, il tema scottante del villaggio di Collalto non mancherà in seguito d'infiammare gli animi degli auronzani anche in vista del rinnovo amministrativo in municipio del prossimo anno.
IL PROGETTO
Il progetto prevede la realizzazione in località Collalto di una trentina di chalet, di un laghetto, di una nuova strada d'accesso con parcheggio e di un hotel a 5 stelle. A parte qualche privato, che ha ceduto la proprietà, sono anche le due Regole auronzane interessate al disegno altoatesino, perché buona parte del terreno fa parte della ormai famosa particella catastale 402 rivendicata in possesso dall'istituzione familiare. Zona questa, come rilevato dal presidente dell'assemblea e marigo Alberto Larese De Tetto, a tutt'oggi non è edificabile e comunque è soggetta ai vincoli del Piano ambientale Auronzo Misurina (Paam). Suo il principale quesito, dopo l'incontro successivo a quello del marigo della Regola di Villagrande con Alex Meister, senza che però gli sia stato consegnato alcun disegno o documento, è su quali vantaggi potrebbero derivare alle Regole e al Comune autorizzando un progetto come questo, destinato a una clientela di lusso.
L'INVESTIMENTO
Durante gli interventi è stato affermato che molti auronzani hanno venduto i loro terreni agricoli alla famiglia Meister. Che, se quest'ultima ha già speso un'ingente somma, si parla di un milione di euro, probabilmente ha avuto l'assicurazione che il progetto è fattibile e che da tempo il programma è conosciuto in Regione e in Soprintendenza. È stato inoltre ricordato l'interesse naturalistico della zona. Si è lamentato poi che agli auronzani è impedita, o comunque resa difficile, anche la più piccola modifica delle loro case o baite, mentre alla famiglia Meister sarebbe concesso costruire un villaggio in una zona vincolata. Ci si è chiesti quindi come sia possibile che i terreni venduti dagli auronzani alla famiglia Meister diventino da agricoli a edificabili. È stato ricordato che la famiglia Meister non aveva presentato alcunché in Comune. Di qui la convinzione che la famiglia Meister avrebbe già da tempo l'appoggio politico all'opera. È stato d'altra parte auspicato un incontro con la famiglia Meister, per conoscere a fondo il progetto e di porre domande che chiariscano i dubbi.
Gianfranco Giuseppini
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