PALAZZO PILONI
BELLUNO A rinnovo la carica di Consigliere di Parità in Provincia: c'è tempo fino al 17 giugno per candidarsi. I candidati dovranno possedere requisiti di specifica competenza ed esperienza pluriennale in materia di lavoro femminile, di normative sulla parità e pari opportunità nonché di mercato del lavoro, comprovati da idonea documentazione. Il ruolo del consigliere di parità non è un puro adempimento normativo, imposto da una legge del 2005. La persona incaricata ha infatti un compito importante: deve vigilare sul controllo dell'attuazione dei principi di uguaglianza, di opportunità e di non discriminazione tra donne e uomini nel posto di lavoro. Impegno non da poco in una provincia nella quale, alla pari di altre del Veneto, i numeri della disoccupazione femminile sono più alti di quella maschile e dove le donne a parità di mansioni risultano avere stipendi inferiori rispetto ai colleghi uomini. I diritti alla maternità, inoltre, non sono sempre difesi e assicurati. È una ricerca della Cgil a dirlo. Lo studio, infatti, evidenzia come in provincia di Belluno nel 2018 a fronte di un rapporto di 1 uomo ogni 2,5 donne impiegate in professioni intellettuali, nei ruoli dirigenziali il rapporto s'inverte. Sul fronte della retribuzione i compensi medi delle donne venete sono arrivate a pesare il 35% in meno di quelle degli uomini. Questi sono solo due aspetti che segnalano la crescente penalizzazione delle donne la cui occupazione rischia di diventare sempre più marginale e l'importanza di una figura che tuteli e vigili il fronte dei diritti. L'avviso e la modulistica per la candidatura sono pubblicati e scaricabili dal sito della Provincia, all'indirizzo www.provincia.belluno.it.
A.Tr.
© RIPRODUZIONE RISERVATA BELLUNO A rinnovo la carica di Consigliere di Parità in Provincia: c'è tempo fino al 17 giugno per candidarsi. I candidati dovranno possedere requisiti di specifica competenza ed esperienza pluriennale in materia di lavoro femminile, di normative sulla parità e pari opportunità nonché di mercato del lavoro, comprovati da idonea documentazione. Il ruolo del consigliere di parità non è un puro adempimento normativo, imposto da una legge del 2005. La persona incaricata ha infatti un compito importante: deve vigilare sul controllo dell'attuazione dei principi di uguaglianza, di opportunità e di non discriminazione tra donne e uomini nel posto di lavoro. Impegno non da poco in una provincia nella quale, alla pari di altre del Veneto, i numeri della disoccupazione femminile sono più alti di quella maschile e dove le donne a parità di mansioni risultano avere stipendi inferiori rispetto ai colleghi uomini. I diritti alla maternità, inoltre, non sono sempre difesi e assicurati. È una ricerca della Cgil a dirlo. Lo studio, infatti, evidenzia come in provincia di Belluno nel 2018 a fronte di un rapporto di 1 uomo ogni 2,5 donne impiegate in professioni intellettuali, nei ruoli dirigenziali il rapporto s'inverte. Sul fronte della retribuzione i compensi medi delle donne venete sono arrivate a pesare il 35% in meno di quelle degli uomini. Questi sono solo due aspetti che segnalano la crescente penalizzazione delle donne la cui occupazione rischia di diventare sempre più marginale e l'importanza di una figura che tuteli e vigili il fronte dei diritti. L'avviso e la modulistica per la candidatura sono pubblicati e scaricabili dal sito della Provincia, all'indirizzo www.provincia.belluno.it.
A.Tr.
