FELTRE
Pochi affari in centro. In via XXXI Ottobre e Largo Castaldi negli ultimi tempi durante i giorni feriali la gente si vede con il lumicino e riuscire a far tornare i conti per i locali che si affacciano sulla principale area della città è sempre più complicato.
Una situazione economica che sta costringendo gli esercenti che operano in centro città ad ipotizzare soluzioni alternative. È il caso ad esempio di Alessandro De Carli che da tempo gestisce la Cikketteria in via XXXI Ottobre e che ha deciso di cedere l'attività.
De Carli è un figlio d'arte visto che i genitori e ora il fratello, hanno gestito da sempre la nota trattoria Speranza di Soranzen di Cesiomaggiore uno dei punti di ritrovo degli amanti della buona cucina tradizionale dell'intero territorio. Per anni De Carli si è dedicato alla grafica affiancando con il suo negozio di via Cesare Battisti geometri, ingegneri e architetti elaborando progetti e offrendo servizi di pubblicità. Il richiamo dell'attività ricettiva respirata in casa fin da bambino, però lo ha portato ad abbandonare goniometri e rapidi per dedicarsi a spillare birra e preparare gustosi panini.
De Carli quindi ha deciso di mollare e saltare il bancone?
«Quando la sera apro il cassetto e guardo quanto ho guadagnato mi vengono i brividi. Anche nei giorni di ipotetico maggior afflusso di gente in centro e parlo del martedì e del venerdì quando in città ci sono i mercati, lungo le vie passa veramente poca gente. Ora l'estate è finita e le temperatura si sono abbassate e questo è certo uno dei fattori che non aiutano, ma la sera dentro il mio bar non si presenta quasi nessuno».
Ma è una cosa legata solo al suo locale o il problema è ben più esteso?
«Io alla sera faccio i conti nel mio cassetto e non vado a guardare quello degli altri ma, parlando con i colleghi che gestiscono i locali della zona mi dicono che non va bene nemmeno a loro e, tra tasse e affitti che non sono certo bassi, riuscire a far tornare i conti è diventato un'impresa».
E ora cosa pensa di fare?
«Non mi resta che mollare tanto che ho messo il mio bar La Cikketteria sul mercato e ho esposto il cartello Cedesi attività».
E come il suo locale ce ne sono altri?
«A quanto so altri quattro bar della zona sono sul mercato ma di possibili imprenditori interessati alla gestione nemmeno l'ombra».
Alessandro Tibolla
© RIPRODUZIONE RISERVATA Pochi affari in centro. In via XXXI Ottobre e Largo Castaldi negli ultimi tempi durante i giorni feriali la gente si vede con il lumicino e riuscire a far tornare i conti per i locali che si affacciano sulla principale area della città è sempre più complicato.
Una situazione economica che sta costringendo gli esercenti che operano in centro città ad ipotizzare soluzioni alternative. È il caso ad esempio di Alessandro De Carli che da tempo gestisce la Cikketteria in via XXXI Ottobre e che ha deciso di cedere l'attività.
De Carli è un figlio d'arte visto che i genitori e ora il fratello, hanno gestito da sempre la nota trattoria Speranza di Soranzen di Cesiomaggiore uno dei punti di ritrovo degli amanti della buona cucina tradizionale dell'intero territorio. Per anni De Carli si è dedicato alla grafica affiancando con il suo negozio di via Cesare Battisti geometri, ingegneri e architetti elaborando progetti e offrendo servizi di pubblicità. Il richiamo dell'attività ricettiva respirata in casa fin da bambino, però lo ha portato ad abbandonare goniometri e rapidi per dedicarsi a spillare birra e preparare gustosi panini.
De Carli quindi ha deciso di mollare e saltare il bancone?
«Quando la sera apro il cassetto e guardo quanto ho guadagnato mi vengono i brividi. Anche nei giorni di ipotetico maggior afflusso di gente in centro e parlo del martedì e del venerdì quando in città ci sono i mercati, lungo le vie passa veramente poca gente. Ora l'estate è finita e le temperatura si sono abbassate e questo è certo uno dei fattori che non aiutano, ma la sera dentro il mio bar non si presenta quasi nessuno».
Ma è una cosa legata solo al suo locale o il problema è ben più esteso?
«Io alla sera faccio i conti nel mio cassetto e non vado a guardare quello degli altri ma, parlando con i colleghi che gestiscono i locali della zona mi dicono che non va bene nemmeno a loro e, tra tasse e affitti che non sono certo bassi, riuscire a far tornare i conti è diventato un'impresa».
E ora cosa pensa di fare?
«Non mi resta che mollare tanto che ho messo il mio bar La Cikketteria sul mercato e ho esposto il cartello Cedesi attività».
E come il suo locale ce ne sono altri?
«A quanto so altri quattro bar della zona sono sul mercato ma di possibili imprenditori interessati alla gestione nemmeno l'ombra».
Alessandro Tibolla
