Caso InLab: l'opposizione vuole vedere i documenti

Lunedì 16 Settembre 2019
LA POLEMICA
BELLUNO Non si indietreggia di mezzo passo. L'opposizione non molla e sul caso InLab annuncia: «Arriverà un'interrogazione, insieme ad una richiesta di accesso agli atti per verificare la composizione della fantomatica commissione che avrebbe selezionato i partner per questo progetto». Insomma l'accusa non si addolcisce, ma affonda un nuovo colpo e promette battaglia in Consiglio comunale. Le parole arrivano dal capogruppo di Belluno è di tutti Paolo Gamba, proprio all'indomani della diffusione sulla stampa della risposta del primo cittadino alle accuse di scarsa trasparenza e di favoritismi. «Massaro ci accusa di fare una politica vecchia perché chiediamo trasparenza e lo invitiamo alle dimissioni? chiede Gamba - C'è davvero da ridere. Credevo che la politica vecchia fosse quella di una certa sinistra, tanto affezionata alle cooperative, ai loro meccanismi e alle interconnessioni tra queste e gli enti pubblici. Queste sì, sono storie già viste. Caro Massaro, è questo tuo refrain sulla politica vecchia ad essere vecchio, vecchissimo: lo usavi già nel 2012, quando ti presentavi come il nuovo che si opponeva ad avversari bollati come politicamente vecchi, pur avendo tu alle spalle una storia politica lunga vent'anni, molto più datata della loro. Mistificazioni un po' logore. Già allora avevi assunto l'improbabile ruolo dell'incarnazione della politica giovane, oggi assumi quello della vittima. Il sindaco, infatti, si dichiara amareggiato e invita la minoranza, compatta nelle critiche, a non rivolgersi alla stampa, bensì a risolvere la questione in altre sedi».
IL CASO
La cooperativa in questione è Società Nuova, finita nell'occhio del ciclone dopo le pesanti accuse mosse da quasi tutti i gruppi di opposizione. Secondo 12 dei 13 consiglieri di opposizione, infatti, l'avvio e l'organizzazione del progetto InLab con sede a Palazzo Bembo avrebbe diversi punti bui. I consiglieri chiedono di vederci chiaro in merito allo stanziamento di 189 mila euro da parte del Comune e in merito al loro utilizzo e hanno da ridire sul ruolo della cooperativa nel progetto, dal momento che direttore dell'ente è un consigliere capogruppo di maggioranza. Dopo la risposta del primo cittadino, l'opposizione è più convinta che mai ad andare avanti. «Massaro lamenta che la questione si sarebbe dovuta portare in Procura ma noi non siamo giustizialisti, chiediamo chiarezza prosegue Gamba -, o in consiglio comunale. Posso rassicurare il sindaco: l'interrogazione arriverà, insieme a una richiesta di accesso agli atti per verificare la composizione della fantomatica commissione che avrebbe selezionato i partner per questo progetto. E insieme a una mozione di sfiducia. Verificheremo così se vi è ancora una maggioranza disposta ad assumersi la responsabilità di questa vergognosa gestione. Se non è ancora stato fatto, è solo perché il consiglio non viene convocato da due mesi».
Alessia Trentin
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