Case in centro a ruba con i ricchi pensionati

Venerdì 19 Aprile 2019
L'INDAGINE
BELLUNO Il centro città torna a farsi appetibile per una fascia di pensionati con reddito medio alto, mentre il vituperato piano-terra condominiale, rimasto spesso sul groppone degli immobiliaristi, diventa di gran moda grazie alla crescente passione per i cani. Via Garibaldi, con affaccio sul Piave, si conferma l'area più chic con prezzi doppi rispetto alla media.
Il mercato immobiliare bellunese, ancora in stasi, sembra muoversi solo su direzioni di qualità, sia per quanto riguarda il centro, sia per le zone periferiche dove la richiesta si concentra su case di nuova concezione, indipendenti e possibilmente con giardino. Restano una zavorra i grandi condomini anni 70-80, spesso gravati dalle spese comuni e soprattutto perché privi di sistemi isolanti, sia per il riscaldamento sia per l'acustica.
PREZZI IN LIEVE SALITA
Il quadro di un mercato bellunese che registra un leggero rialzo dei prezzi di compravendita, viene tracciato da Mario Dalla Riva titolare dell'omonima agenzia, a commento dei dati che arrivano dall'Osservatorio Immobiliare.it sul mattone Veneto.
Belluno e Treviso vengono indicate come le uniche città che nel primo trimestre 2019 hanno segnato un rialzo dei prezzi, rispettivamente dello 0,6 per cento e dell'1,2. Tutti le altre città venete sono in ribasso con una media regionale negativa dello 0,3. In crescita, sempre secondo l'Osservatorio, i prezzi degli affitti, saliti del 5,5 per cento contro la media veneta negativa di 1 punto.
RICHIESTA DI LOCAZIONI
«È vero - afferma Dalla Riva - c'è stato un lieve aumento dei prezzi, ma solo per alcune aree. L'aumento è sicuramente dovuto al fatto che negli anni addietro sono stati assorbiti molti immobili di poco valore, praticamente svenduti, lasciando sul mercato pezzi di media caratura. Non abbiamo registrato aumenti, invece, dei canoni di locazione, sostanzialmente fermi da anni anche a fronte di una richiesta in crescita, soprattutto in città. C'è molta gente che viene da fuori per lavorare».
VIA GARIBALDI È CHIC
L'Osservatorio fissa il prezzo medio a metro quadrato in 1.285 euro contro la media veneta di 1.758.
«I prezzi variano da area ad area - spiega Dalla Riva -: in centro storico, ad esempio, si va da 1.900 a 2.200, a seconda dalla posizione e del pregio dell'immobile. In via Garibaldi, nella zona che guarda il Piave, si arriva anche 2.500 euro. In via Mezzaterra, invece, si scende tra 1.400 e 1.600, perché si tratta di alloggi spesso con poca luce e con bagni ciechi».
Luce e verde sembrano sono le parole magiche capaci di smuovere un mercato che resta ancora stabile, con un centro storico che alletta sempre di più le persone anziane con un buon reddito.
FIDO FA LA DIFFERENZA
«Si tratta di gente che, pur avendo già una casa - spiega ancora Dalla Riva -, acquista in centro perché ha i servizi a portata di mano, senza doversi spostare in macchina. In questa fascia la richiesta è notevole, bisognerebbe avere più immobili per soddisfarle tutte. Qualcosa si muove anche nelle richieste di cambio di abitazione: un tempo il piano terra con un pezzetto di verde non lo voleva nessuno, ora tutti lo vogliono per metterci il cane».
Sempre l'Osservatorio Immobiliare.it, base di dati forniti da Euroansa (società di mediazione del credito), traccia anche un profilo di chi compra casa: il 71 per cento di chi ha contratto un mutuo per un tetto sulla testa è nella fascia di età tra 31 e 50 anni, e nel 91 per cento dei casi si tratta di prima abitazione.
CONFEDILIZIA
Dati tutto sommato buoni, ma che non trovano per nulla d'accordo Michele Vigne, presidente di Confedilizia Veneto e vice a livello nazionale: «Questi dati sono il libro dei sogni, che si basa solo sui desiderata non sui contratti conclusi. Il mercato è piatto e nel Bellunese ancora di più. Oggi se ti regalano una casa la consideri una disgrazia, perché sull'immobile gravano troppe tasse. Ovunque ci sono cartelli vendesi. Finché non toglieremo ciò che ha introdotto il governo Monti non ne andremo fuori. Ma la politica, di qualunque colore, sembra non sentirci».
Lauredana Marsiglia
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