Carta del turismo sostenibile il Parco incontra il territorio

Domenica 13 Ottobre 2019
FELTRE
Un esempio concreto di collaborazione territoriale: la carta europea del turismo sostenibile. È iniziato in questi giorni il percorso del Parco Nazionale Dolomiti Bellunesi per riottenere la Carta Europea del Turismo Sostenibile (CETS). L'ente di villa Binotto ha ottenuto questo prestigioso riconoscimento nel 2015 e oggi, dopo cinque anni, si rende necessario rinnovare l'intero processo. Nel corso del recente incontro che si è tenuto al museo di Seravella, al quale hanno partecipato numerosi rappresentanti di imprese private ed enti pubblici, sono stati illustrati i risultati raggiunti nei primi cinque anni di applicazione della CETS. Tra questi vi sono la realizzazione di materiali promozionali e campagne di comunicazione; la creazione di nuovi prodotti turistici come il Park2trek: un trekking che attraversa i parchi delle Dolomiti Bellunesi e di Paneveggio, abbinato ad un servizio di trasferimento dall'aeroporto di Treviso ai punti di partenza e arrivo dell'itinerario; attività di educazione ambientale per favorire il turismo scolastico (che hanno coinvolto oltre 12.300 ragazzi in 5 anni); escursioni che hanno visto la partecipazione di oltre 2mila turisti ogni anno. Altre azioni sono state curate dalla Provincia e da alcuni Comuni del Parco (Pedavena, Feltre, Sedico, Ponte nelle Alpi) che hanno realizzato nuovi percorsi ciclabili, punti informazione, postazioni di bike sharing. Molte azioni sono state realizzate da imprese turistiche che hanno curato la manutenzione di sentieri, organizzato eventi culturali, realizzato colonnine di ricarica per biciclette elettriche, mentre gli artigiani del circuito Carta Qualità hanno partecipato a diverse fiere in tutta Italia, promuovendo i loro prodotti e il territorio del Parco. Diverse associazioni di volontariato hanno curato progetti di escursionismo nel Parco pensati per persone con disabilità fisiche o psichiche e assistito il Parco nelle attività di miglioramento dell'accessibilità delle strutture. Hanno collaborato con il Parco 5 Enti pubblici e di 65 soggetti privati, che hanno realizzato assieme 48 diversi progetti. (E.S.)
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