Cantierati ciclovia e ponte sul Gresal

Sabato 24 Agosto 2019
Cantierati ciclovia e ponte sul Gresal
COMUNE
BELLUNO Il primo cantiere del Piano di rigenerazione ha preso il via. Al ponte sul Gresal tra Antole e Casoni la Maroso Ivo Enzo Srl di Marostica sta lavorando ormai da due mesi e mezzo. Si tratta della Ciclovia per il Parco Nazionale delle Dolomiti Ciclabile AntoleCasoni. I stralcio che, con 500mila euro punta a mettere in sicurezza il ponte antico sul Gresal, malridotto, e di realizzare i primi 400 metri della ciclabile, ma solo al grezzo. Dentro il progetto ci sono il Comune di Belluno a braccetto con quello di Sedico, entrambi copartecipi della spesa con 100mila euro ciascuno. Altri 100mila sono messi da Bim Gsp e Bim Infrastrutture e la restante parte arriva dal Governo, dal Fondo del bando periferie.
MUSSOI-CASONI
Circa 400 metri di ciclabile lungo l'antica strada di fine Ottocento che corre sotto la principale, lato sinistro percorrendo il tratto da Mussoi verso Casoni. Il tracciato, ora in ghiaia e dissestato, verrà stabilizzato e per raggiungerlo verrà creato un attraversamento pedonale in sicurezza un centinaio di metri dopo il bivio che sale verso Antole. Ma l'intervento maggiore è senza dubbio al vecchio ponte. Per anni al centro delle interrogazioni e degli appelli dell'ex consigliere comunale Orso Grigio, che auspicava una sua ristrutturazione e una messa in sicurezza delle linee dei sottoservizi lì presenti, l'attraversamento sul torrente Gresal ora è bardato da un'impalcatura in legno. Il grosso dell'impegno della ditta di Marostica e dello Studio Parcianello e Partners, a cui sono stati affidati la progettazione e la direzione lavori, è proprio rivolto alla struttura.
ARTERIA ABBANDONATA
Collegava, un tempo, Belluno con Sedico e passa sopra quel corso d'acqua che di fatto segna il confine amministrativo tra i due comuni. «E' una bellissima struttura di metà Ottocento spiega l'assessore alla rigenerazione, Franco Frison presente ieri in loco per un sopralluogo -, da quando non è più stata utilizzata perché la viabilità si è spostata nella strada sopra ha iniziato un lento deperimento peggiorato dalle piene del corso d'acqua e dal maltempo in generale». Vaia ha fatto grandi danni anche qui. Gli architetti Lio Parcianello e Renato Da Re ricordano bene quando, a inizio cantiere, sono state recuperate le vecchie pietre originali del ponte rotolate lungo il fiume per 150200 metri. Oggi sono tutte radunate sotto la volta, pronte per essere riutilizzate non appena i lavori di consolidamento saranno terminati. Il rischio, se non si fosse intervenuti, era quello di un crollo completo della struttura. Si tratta di realizzare una nuova volta in calcestruzzo, di rivestire il tutto con mattoni e pietre originali e di consolidare le fondamenta erose dall'acqua. «Per novembre, meteo permettendo, contiamo di finire tutto spiega Parcianello -. Ora manca il restauro filologico, questo è un bene tutelato dalla Soprintendenza.
IL PROGETTO
Questo, però, è solo il primo stralcio di un più ampio progetto che, nella seconda fase, prevede la realizzazione del pezzo di ciclabile mancante tra l'imbocco di questo tratto e il bivio di Antole. Circa 300 metri per un costo di 300mila euro. Insieme alla pista, da realizzare ex novo a fianco della strada, verrebbero aggiunte le opere accessorie all'intero tragitto, come la regimazione delle acque, le coronature e altro. Ma oggi i soldi per questa seconda parte non ci sono. Lo studio Parcianello ha fornito al Comune un progetto però, intanto, di modo che l'amministrazione possa essere pronta a giocarsi le sue carte se dovessere uscire bandi ad hoc. Finanziata, invece, la Bribano Cencenighe nel quale non è coinvolto Belluno ma Sedico sì.
«Tra qualche anno la provincia di Belluno sarà attraversata da direttrici di ciclabili molto importanti le parole del sindaco, Stefano Deon -, crediamo nella mobilità sostenibile e crediamo sia un'opportunità anche per gli imprenditori».
Alessia Tretin
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