Cane morsicatore senza controllo: «Occorre intervenire»

Lunedì 22 Luglio 2019
IL CASO
BELLUNO Ennesimo caso di cane morsicatore, ma l'animale è fuggito e non si trova da due mesi. L'organizzazione di volontariato Siamo Tutti Animali, avverte: «Quello che è certo è che se l'animale non è stato ucciso (come si sospetta, ndr), abbiamo un cane aggressivo che gira libero per la provincia. Uno dei tanti lasciati liberi grazie alla maleducazione dei proprietari e all'inadeguatezza di amministrazioni comunali, settore veterinario pubblico e forze dell'ordine».
L'INTERROGATIVO
Se questo cane dovesse aggredire afferma Cristiano Fant, responsabile di Siamo Tutti Animali , a chi andrebbero le colpe di eventuali aggressioni? Alla proprietaria, di sicuro, ma anche a chi non ha saputo o voluto fornire il supporto necessario affinchè venisse portato in luogo sicuro, rieducato ed affidato a persone in grado di gestirlo».
LA VICENDA
Tutto ha inizio lo scorso autunno: una donna che vive senza marito con tre figli piccoli a carico e un lavoro saltuario possiede un cane di taglia medio grande di due anni ritenuto aggressivo, già morsicatore. Ad un certo punto si rende conto di non riuscire a gestire l'animale, uno dei tanti arrivati dal Sud Italia, che si portano dietro, oltre ad un vissuto difficile un carattere dominatore. Il cane ha già morso quello del fratello, alcune persone e ucciso i suoi due gatti. A quel punto la donna comincia a chiedere aiuto affinché qualcuno le prenda l'animale. Si rivolge da quanto ci è stato riferito - al Comune di Belluno, al rifugio Apaca, al canile sanitario ricevendo, da tutti, risposte negative. Infine, su segnalazione, intervengono un veterinario del servizio pubblico e lo stesso Cristiano Fant. Quest'ultimo informa ogni organo di polizia giudiziaria, ma anche la prefettura e il Comune, il canile sanitario, segnalando che «vi è una situazione di reale pericolo, con la presenza di un cane di taglia importante ci ha raccontato Fant aggressivo e quindi pericoloso per la società».
LA RICHIESTA
Siamo Tutti Animali fa notare che la proprietaria non riesce a gestire l'animale, né ha le risorse economiche per affidare l'animale a un professionista che lo educhi. Entra in gioco il vice sindaco di Belluno, Lucia Olivotto, «che è messa al corrente che vi è la possibilità di spostare l'animale fuori provincia spiega Cristiano Fant -. Al Comune spetta l'onere di assumere le spese del caso, alla luce del fatto che la proprietaria del cane non ha le risorse. Questo sulla base del combinato - prosegue Fant del Drp 31 marzo 1979 e del Regolamento comunale per il benessere degli animali e per una migliore convivenza con la collettività umana».
E OGGI?
Dal Comune non arriveranno risposte e l'animale rimarrà dov'è. Passano mesi e, dopo altri episodi di morsicatura e aggressioni, l'animale durante una passeggiata è scappato. Questo quanto riferito dalla padrona del cane. Da quel momento nessuno segnalerà più il cane.
Federica Fant
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