Cancia più sicura: briglia nipponica smorzerà la frana giù dall'Antelao

Sabato 21 Settembre 2019
Cancia più sicura: briglia nipponica smorzerà la frana giù dall'Antelao
BORCA DI CADORE
Il cantiere è aperto da appena due settimane ma già i lavori fatti stanno delineando quello che verrà realizzato per mitigare il rischio idrogeologico che incombe su Cancia di Borca di Cadore. Fermo restando che sotto l'Antelao, e più in generale in montagna, il rischio zero non esiste, diversamente si dovrebbe spostare l'abitato, bisogna puntare sulla prevenzione con lavori mirati.
L'IMPORTO
Il quadro economico parla di 4 milioni 135 mila euro per questo primo stralcio, ma altre sono le risorse a disposizione per il secondo con interventi per un totale di 7 milioni e mezzo. La novità sta nella briglia frangicolata che sarà costruita appena a monte della ridisegnata confluenza tra il torrente Bus del Diou e la colata detritica che scende dall'Antelao e servirà a bloccare la parte consistente della frana prima che venga raggiunta dall'acqua del torrente così da trattenere il materiale più pericoloso. Non è una briglia qualsiais, ma una Sabo Dam, un prototipo frutto di studi fatti in Giappone, paese che in materia ha una vastissima competenza; quella di Cancia sarà la seconda montata in Italia. Una briglia molto selettiva e tecnologicamente molto innovativa, secondo l'ingegner Beatrice Majone: «È facile da montare, è meno costosa, ha maggiori capacità dissipative perchè è molto elastica, ha una maggiore efficacia nella resistenza agli urti. Questo è un intervento innovativo, molto importante per dare maggior sicurezza all'abitato di Cancia». Nei lavori appena iniziati, che da contratto dovrebbero durare 628 giorni, sono comprese la deviazione del torrente e la risagomatura della rovina di Cancia. Per il primo si è già iniziato con il prolungamento del canale deviando, e spostando la confluenza esistente dagli originari 1.362 ai futuri 1.260 metri di quota. L'opera si sviluppa per complessivi 330 metri con tre salti, l'ultimo dei quali porterà l'acqua nella vasca di dissipazione dell'energia del canale d'ingresso. Quanto al canalone di scarico, la rovina di Cancia, sono previste scogliere in massi recuperati in zona, sia a monte che a valle della briglia, a protezione degli argini. A spiegare il complesso intervento l'ingegner Beatrice Majone titolare dell'omonimo studio Ingegneri Associati responsabile della progettazione esecutiva e della direzione lavori aggiudicate al raggruppamento temporaneo di professionisti assieme allo Studio Cancelli di Milano, a Sogen Srl di Padova e al geologo Giorgio Giacchetti di Belluno.
LA PRESENTAZIONE
Ieri mattina c'è stata prima la presentazione del progetto nella sala pubblica La Scola, alla presenza del sindaco Bortolo Sala e dell'amministrazione comunale, e sotto l'Antelao è stato svelato il cantiere e lo stato dei lavori. Per la Provincia, che ha in carico il procedimento, il consigliere Massimo Bortoluzzi ha posto una questione non nuova: «Bisogna trovare il sito dove stoccare il materiale detritico, è un problema grave che interessa tutta la vallata, serve un tavolo tecnico con i sindaci». E il sindaco Bortolo Sala ha ricordato che il comune di Borca ha già presentato un progetto alla Provincia con delle proposte di soluzione, visto che nessuno compra questo materiale assicura.
Giuditta Bolzonello
© RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci