Cabinovia veloce per salire in Tofana

Domenica 22 Luglio 2018
Cabinovia veloce per salire in Tofana
CORTINA
Un investimento complessivo di almeno 45 milioni di euro, forse 50, che comprende la nuova cabinovia dallo stadio Olimpico al Col Druscié; il completo rifacimento delle due stazioni, alla partenza dell'impianto e all'arrivo, sul colle; un nuovo albergo con un parcheggio interrato vicino alla stazione di partenza; il rinnovo degli impianti che salgono da Pian de ra Vales al Busc de Tofana. La società Funivie Tofana celebra i primi cinquant'anni di attività con ambiziosi progetti per il futuro, come ha illustrato la famiglia Vascellari nel corso dei festeggiamenti di ieri, per il mezzo secolo della storica funivia che sale in tre tronchi dallo stadio Olimpico al Col Druscié, a Ra Vales, alla cima della montagna. Il primo passo sarà comunque il nuovo impianto che sostituirà il primo tronco della attuale Freccia nel Cielo.
IL PRESIDENTE
«Noi stiamo aspettando il placet del commissario straordinario Luigi Valerio Sant'Andrea, perché quella cabinovia è soggetta a bando pubblico spiega Mario Vascellari e a quella gara parteciperemo anche noi, con una associazione temporanea di imprese, costituita assieme alla ditta Leitner che produce funivie». In quanto ai tempi di realizzo, paiono imminenti: «Ci sono ancora passaggi tecnici da fare, con pareri da parte del ministero dei Trasporti, in merito alla sicurezza, ma noi confidiamo si possa incominciare nel prossimo mese di ottobre a indicare sul territorio dove sorgerà il nuovo impianto. L'inizio effettivo dei lavori dovrà avvenire assolutamente nella primavera 2019», assicura l'imprenditore. La sua ipotesi corrisponde al cronoprogramma illustrato alla cittadinanza dalla Fondazione Cortina 2021, con l'avvio della costruzione nel maggio dell'anno prossimo e la conclusione in autunno. In quanto alle due novità che andranno ad aggiungersi alle infrastrutture della Tofana, Vascellari precisa: «Sul nostro parcheggio, accanto alla stazione di partenza di Cortina, presso lo stadio Olimpico del ghiaccio, stiamo progettando un albergo a cinque stelle, assieme alla società Falkensteiner, con un parcheggio interrato. Invece a Ra Vales andremo a sostituire le due seggiovie attuali, che salgono dal Pian Ra Vales al Busc de Tofana, con un impianto ad agganciamento automatico, ad angolo, con una stazione intermedia all'uscita della funivia». Infine spiega che cosa accadrà nei prossimi mesi, nella procedura: «Noi abbiamo sottoposto al commissario Sant'Andrea un'ipotesi progettuale, con il conto economico, i costi previsti, con le autorizzazioni già acquisite. Il commissario, recepito il progetto, stabilita la sua valenza pubblica, in quanto parte del Piano degli interventi per i Mondiali 2021, apre un bando, per un partenariato pubblico privato, con un finanziamento diviso fra le parti. Noi parteciperemo al bando».
LA FESTA
Ieri ci sono state varie fasi, nei festeggiamenti sulla Tofana, con lo sguardo volto al passato, al presente e al futuro, come conferma Valentino Vascellari: «La storia della nostra famiglia si è svolta prevalentemente in provincia di Belluno: noi abbiamo sempre cercato di portare qui i nostri interessi, che sono diventati gli interessi di migliaia di persone che hanno lavorato e lavorano tuttora nei nostri stabilimenti, attività, funivie: questo per noi è una altissima fonte di orgoglio. La realtà, che pure ha i suoi anni, svolge ancora bene il suo ruolo. E poi c'è il futuro, che riguarda tutte le nostre attività». L'attenzione è ora concentrata sul primo passo, la costruzione di un impianto di risalita nuovo, di piste da sci e collegamenti, di infrastrutture da utilizzare, fra poco più di due anni, per i Campionati del mondo Cortina 2021: «Certamente in prima linea, adesso, c'è questa grande occasione dei Mondiali: per la provincia di Belluno non ce ne sono state tante valuta Valentino Vascellari ma questa occasione dei Mondiali 2021 c'è, pertanto è importante saperla cogliere. Noi facciamo la nostra parte, siamo convinti che altri faranno la loro. In un futuro più remoto ci sono le Olimpiadi: anch'esse sono un'occasione che le Dolomiti non possono perdere».
Marco Dibona
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