«Avvocati: difendere tutti, senza distinzione» La Camera penale ricorda il giuramento

Lunedì 30 Novembre 2020
GIUSTIZIA
BELLUNO Anche la Camera Penale Bellunese Odorico Larese ha aderito al documento emesso nei giorni scorsi dal Consiglio dei presidenti dell'unione delle camere penali del Veneto, a seguito della rinuncia al mandato da parte dell'avvocato pordenonese che avrebbe dovuto difendere l'uomo indagato per aver ucciso la compagna a Roveredo in Piano (Pn). «Difendere tutti. Senza distinzione», avevano ammonito i colleghi veneti nel loro documento. Il presidente della Camera Penale bellunese, avvocato Massimo Montino spiega le ragioni di quella presa di posizione. «Fermo il sacrosanto diritto del difensore di accettare o non accettare o, ancora, di rinunciare ad un incarico difensivo per le più disparate ragioni - dice l'avvocato Montino - , sbandierare pubblicamente nei termini fatti (nella nota intervista) la decisione di non assistere una persona accusata di omicidio, mette in discussione elementari principi di diritto costituzionalmente sanciti. Come il diritto di difesa che deve essere riconosciuto, senza eccezioni, a tutti gli accusati di reato, qualunque esso sia. Tutto questo soprattutto in un momento, come quello attuale, in cui spesso l'avvocato che difende un presunto responsabile di un grave delitto viene associato al suo assistito e spesso minacciato o malvisto solo per aver svolto la sua opera difensiva e assolto il suo giuramento reso ad inizio della professione».
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