AUTONOMIA
BELLUNO «A cinque anni dall'approvazione della legge 25 del 2014,

Sabato 24 Agosto 2019
AUTONOMIA BELLUNO «A cinque anni dall'approvazione della legge 25 del 2014,
AUTONOMIA
BELLUNO «A cinque anni dall'approvazione della legge 25 del 2014, voluta da Sergio Reolon e dal Pd e votata da tutto il consiglio regionale di allora, le aspettative sono state completamente tradite e la legge mal applicata».
La segretaria provinciale del Pd, Monica Lotto, interviene in occasione dell'anniversario del passaggio di una norma che doveva rappresentare la chiave di volta per il territorio bellunese.
«La provincia di Belluno ha più territorio che persone da governare e offrire servizi è complicato. Riconoscere la specificità significa attuare politiche differenziate supportandole con le opportune risorse».
La L.R. 25/2014, attribuisce alla Provincia di Belluno, in coerenza con l'art. 15 dello Statuto, forme particolari di autonomia amministrativa, regolamentare e finanziaria in ragione della propria specificità. «Se per la Regione Veneto l'autonomia fosse un tema serio, e se avesse un progetto chiaro per lo sviluppo della provincia di Belluno - prosegue la Lotto - avrebbe già trasferito le deleghe. Bloccare il percorso di autonomia, chiesta in modo esplicito da 110mila bellunesi che hanno condiviso il referendum del 22 ottobre 2017, a causa dell'incapacità politica leghista di ottenere l'autonomia veneta rappresenta la scusa della giunta regionale di non fare nulla per il bellunese», aggiunge la segretaria. «L'applicabilità della L.25 è tutta in capo alla Regione che si dimostra sempre più autonomista a Roma e centralista a Venezia. Sarebbe interessante che la giunta presentasse ai bellunesi uno studio dettagliato dell'iter fin qui svolto di applicazione della legge specificando deleghe e risorse assegnate».
In questi anni, conclude la segretaria «la continua sottrazione di funzioni e competenze al Bellunese sono stati il pretesto per dire che la legge 25 non è attuabile. Ma questo solo perchè è evidente la volontà politica regionale di svuotare la nostra provincia».
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