Arriva l'influenza: sfilata di autorità per la punturina e dare l'esempio

Mercoledì 13 Novembre 2019
PREVENZIONE
BELLUNO É partita la campagna dei vaccini anche a Belluno e affinché la persuasione sia incisiva il direttore generale della Usl, Adriano Rasi Caldogno, ieri mattina ha convocato le personalità più in vista della provincia per farsi vaccinare seduta stante. Un evento di richiamo, dal momento che negli ultimi anni, i dati sono in calo. Si pensi che a Belluno degli ultra sessantacinquenni (che la potrebbero ottenere gratuitamente) si reca in ospedale o dal medico curante solo il 50%. Nel 2008 la percentuale era del 60%, ma l'Istituto superiore della sanità stabilirebbe, come percentuale minima, almeno il 75% degli aventi diritto.
PRONTE 2500 DOSI
Sono 2500 le dosi acquistate dalla Usl Belluno Dolomiti, 2500 quelle di scorta. Ogni dose costa tra i 5 e i 6 euro. «Da che ho memoria non si sono mai registrate reazioni allergiche ai vaccini antinfluenzali a Belluno», assicura il direttore del dipartimento di Prevenzione, Fabio Soppelsa, ricordando come l'influenza, ogni anno, «mette a letto il 12% della popolazione, stime che con le dovute proporzioni rispecchiano i dati di Belluno. Una malattia che potenzialmente è letale: nel mondo muoiono circa 650 mila persone per influenza».
Ad introdurre la campagna ci ha pensato il vertice della Usl, Rasi Caldogno: «Abbiamo pensato che, per questo momento di lancio fosse efficace richiamare coloro che lavorano a stretto contatto con molte persone». Infatti, al quinto piano del San Martino ieri c'erano anche il vescovo Renato Marangoni, i sindaci di Belluno e Feltre, Jacopo Massaro e Paolo Perenzin, il presidente della Provincia, Roberto Padrin, il questore di Belluno Lilia Fredella, il prefetto Francesco Esposito, la comandante della compagnia dei Carabinieri di Belluno Emanuela Cervellera, il comandante provinciale della Guardia di Finanza Gaetano Giacchi, la presidente del Tribunale, Antonella Coniglio, il procuratore di Belluno Paolo Luca. «La Regione Veneto stabilisce che possano vaccinarsi in maniera completamente gratuita gli ultra sessantacinquenni, i bambini e coloro che sono affetti da particolari patologie. Con la vaccinazione si attenua di molto la possibilità di propagare l'influenza».
Il capo dipartimento Prevenzione, Fabio Soppelsa ha poi illustrato cosa sia l'influenza: «Un virus specifico che fa salire improvvisamente la temperatura, che arriva ad essere anche molto alta, provocando dolori articolari e sintomi respiratori».
Cosa fare per prevenire l'influenza? Tre semplici passi: vaccinarsi, lavare sempre bene le mani regolarmente e non usare antibiotici contro l'influenza, inutili contro i virus. Queste le indicazioni della nuova campagna di comunicazione del Ministero della Salute per la stagione influenzale 2019-2020.
A porgere per primo il braccio è stato il vescovo: «Mi chiedo - ha detto - se quando si impartisce l'eucarestia per bocca si diventi fonte di contagio». La risposta: sarebbe meglio recarsi all'eucarestia e porgere la mano, piuttosto che la bocca, almeno nel periodo invernale.
Federica Fant
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