Ancora tre decessi, c'è anche un 61enne

Venerdì 3 Aprile 2020
LA GIORNATA
BELLUNO Tre nuovi decessi per coronavirus in 24 ore e si sfiora quota 30 morti dall'inizio dell'emergenza pandemia nel Bellunese. Diventa sempre più tragica la situazione in provincia, anche perché ieri l'età delle vittime si è abbassata ulteriormente: il morto più giovane per covid-19 ora è un 61enne di Pieve di Cadore, Guido Somaggere, deceduto nella mattinata nel reparto di terapia intensiva del San Martino. Morti anche una donna di 77 anni, Maria Zampieri vedova Corona, di Ponte nelle Alpi, che era ricoverata nella pneumologia covid Belluno (area media intensità). Il terzo deceduto è un 75enne di fuori provincia ricoverato nel reparto di malattie infettive sempre all'interno dell'ospedale del capoluogo. sono saliti poi a 443 i casi positivi tra i bellunesi, con un aumento tra i più bassi degli ultimi tempi (solo il 2 per cento) e infine sono 488 i tamponi positivi.
I FOCOLAI PIÙ PERICOLOSI
Ma anche ieri a tenere banco è stata l'emergenza case di riposo con diversi focolai e casi sia tra gli ospiti sia tra i sanitari. Per questo i sindacati, Cisl e Cgil, avevano sollecitato da tempo un incontro con la Usl, dopo l'ultimo confronto di inizio marzo, e hanno finalmente ottenuto una videoconferenza con i vertici, che si è svolta ieri, per fare il quadro della situazione. È emerso che in totale gli ospiti della case di riposo bellunesi sono 2300, tra i quali a oggi ci sono 49 anziani positivi al covid. Ecco come sono distribuiti: 12 nella casa di riposo di Alano (dove sono morte 2 persone), 22 nella struttura gestita dall'Unione montana a Puos d'Alpago, 6 nella Villa a Santa Croce del lago, un ospite alla Sersa di Belluno, uno a Lentiai, 4 a Mel e 3 a Lamon. Ci sono poi 61 ospiti in isolamento per sospetto covid e 8 ricoverati presso la Usl. L'elenco continua con i 44 dipendenti delle case di riposo positivi, più 19 in isolamento in attesa dell'esito del tampone. I decessi per coronavirus di ospiti delle case di riposo a oggi sono 9: 6 nelle strutture e 3 dopo il ricovero in ospedale. Aggiungendo quindi i 6 anziani morti nelle case di riposo al dato dei decessi comunicati da Usl, che sono 23, si arriva a quota 29 morti dall'inizio dell'emergenza nel Bellunese (con la scoperta del primo positivo agordino a fine febbraio). Quasi uno al giorno.
IL BOLLETTINO
I bellunesi positivi sono passati dai 433 del giorno prima ai 443 riportati nel bollettino diffuso ieri sera da Azienda Zero. I tamponi totali risultati positivi (che comprendono i deceduti e i guariti) sono passati da 471 a 488. Sono scesi a 58 i ricoveri totali: nel bollettino di ieri infatti è sparito il dato dell'ospedale di Agordo e sono rimasti solo 41 pazienti nell'area non critica a Belluno, 9 in terapia intensiva e 8 pazienti a Feltre. Sono infine 1313 i bellunesi in isolamento fiduciario che vengono contattati al telefono due volte al giorno dalla speciale task force che controlla eventuali sintomi o aggravamenti. Infine 7426 i tamponi totali effettuati dall'inizio dell'emergenza.
OSPEDALI
Cancellata temporaneamente la Geriatria al San Martino per i pazienti non positivi. «Sono temporaneamente sospesi ha comunicato ieri la Usl - i ricoveri in Geriatria non Covid visto l'impegno dei medici della Geriatria nell'area Covid. I ricoveri già destinati a questa area degenziale, saranno assegnati secondo criterio di patologia prevalente alle degenze di Cardiologia, Pneumologia, Medicina di Belluno o di Pieve». Restano aperte le Geriatrie di Feltre e Pieve.
Olivia Bonetti
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