«Ancora pronti a pulire ma il Comune si muova»

Mercoledì 21 Agosto 2019
«Ancora pronti a pulire ma il Comune si muova»
L'APPELLO
BELLUNO «Fateci un cenno e noi interveniamo», con guanti, sacchi neri, cesoie e tagliaerba i tesserati di Fratelli d'Italia BellunoDolomiti offrono un aiuto al Comune di Belluno. Per qualche parco e un cimitero ripulito e riordinato, infatti, molto resta da fare secondo i fedeli della Meloni. Così, a poche settimane dalla giornata ecologica passata a pulire un paio di parchi del capoluogo, il gruppo torna a dire la propria in fatto di pulizia e decoro lanciando frecciatine all'amministrazione ma offrendo anche una mano. Non vuole essere un guanto di sfida, anche se la collocazione politica è opposta rispetto alle civiche sostenitrici di Massaro e sedute in maggioranza a Palazzo Rosso, piuttosto l'inizio di un impegno concreto in città.
FATTI NON PAROLE
Filippo Osnato, portavoce provinciale FdI, vorrebbe che tanto impegno trovasse riscontro anche tra le stanze del municipio, però. «Lo scorso 3 agosto un gruppo di iscritti armati di sacchi e guanti, ha ritenuto opportuno compiere un gesto, simbolico ma, allo stesso tempo, molto pratico, raccogliendo rifiuti di ogni genere da due parchi ricorda Osnato -. Tutto questo, mentre all'interno delle istituzioni comunali si svolgeva un'accesa discussione su responsabilità e competenze in materia di decoro urbano. Forse stimolati dall'iniziativa del partito della Meloni, prima il consigliere Fabio Rufus Bristot, poi il Comune di Belluno stesso hanno, il primo, rimosso alcune ramaglie da un segnale verticale di accesso alla città; il secondo, finalmente, pulito altri parchi. Ma al contrario di quanto potesse sembrare e deludendo le speranze di molti concittadini, il vigoroso impegno degli addetti comunali, lì si è fermato».
CAMPAGNA ATTIVA
Così oggi i volenterosi annunciano di voler proseguire la loro campagna attiva a favore della pulizia di Belluno e stimolano Comune, ma anche cittadini, a fare altrettanto. I punti su cui intervenire, d'altra parte, non mancano a detta loro. «Ad esempio spiega Osnato - non sembrano adeguatamente curate le tante fontane della nostra città: piene di alghe, sul fondo e sulle pareti interne, tanti getti ostruiti o inattivi, cartacce e rifiuti all'interno. Altro scempio sono le scritte sui muri. Ci siamo e siamo disponibili a dare una mano, sopperendo alle evidenti difficoltà del momento. Basta un cenno e i volenterosi iscritti e simpatizzanti del partito sono pronti ad attivarsi. Ma questa non può essere la soluzione definitiva: è necessario che i preposti soggetti pubblici ricomincino a svolgere degnamente la loro funzione». (atr)
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