AMBIENTE
BELLUNO Stoppati gli incentivi al mini idroelettrico. Italia Nostra

Martedì 25 Settembre 2018
AMBIENTE BELLUNO Stoppati gli incentivi al mini idroelettrico. Italia Nostra
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BELLUNO Stoppati gli incentivi al mini idroelettrico. Italia Nostra sezione di Belluno esulta: «Bene la bozza del decreto, si prosegua in questa direzione». Insomma, finalmente buone nuove sul fronte centraline e sfruttamento delle acque bellunesi ai fini della produzione di energia elettrica.
Dopo anni di manifestazioni e dopo che contro gli incentivi ai mini idroelettrico il Comitato Acqua Bene Comune ha dedicato anche una campagna con cortei di piazza e presidi, ora un risultato sembra essere pronto in bozza. Italia Nostra è soddisfatta, tanto da sottoscrivere il documento a sostegno del decreto già firmato da molte associazioni ambientaliste del territorio.
LA NOVITÁ
«Si eliminano gli incentivi al mini-idroelettrico che distrugge gli ultimi torrenti naturali, produce poca energia e rischia di far pagare multe salate ai cittadini italiani per la violazione alla Direttiva Acque spiega la presidente di Italia Nostra Belluno, Giovanna Ceiner prima firmataria citando un documento redatto da Free Rivers - Dopo anni di incentivi ingiustificati, sovradimensionati e dannosi, in palese violazione della normativa, il decreto cerca di limitare i danni di una pessima gestione e non deve essere peggiorato per fare dei favori».
CAMBIO DI ROTTA
La bozza di decreto che incentiva le rinnovabili non deve essere peggiorata: finalmente i Ministeri dell'ambiente e dello sviluppo economico tengono conto della normativa europea a tutela delle acque e accolgono le istanze dei territori, che da anni denunciano una gestione dissennata degli incentivi pubblici nel mini-idroelettrico, per lo più a vantaggio dei privati».
L'AUSPICIO
La bozza non va cambiata in peggio perché, diversamente, i cittadini italiani rischiano di pagare due volte: per gli incentivi, appunto, e, in futuro, per una procedura di infrazione comunitaria». Il documento del Ministero introduce un distinguo, andando incontro a quanto richiesto da anni dai cittadini e dalle associazioni bellunesi. Se la proposta andrà in porto, allora l'incentivazione sarà riservata solo agli impianti che utilizzano acque già incanalate e sfruttate per altri usi, non andando più ad interessare i corsi naturali.
IL TERRITORIO
Sulla novità l'Associazione Free Rivers Italia ha prodotto un testo, sottoscritto da diverse associazioni del territorio, oltre a Italia Nostra. Perché la questione mini idroelettrico è particolarmente sentita in provincia, dove molti dei torrenti di montagna sono occupati da centraline. Hanno infatti firmato WWF O.A. Terre del Piave, Comitato Peraltrestrade Carnia-Cadore e il Gruppo Promotore Parco del Cadore. «Oggi non c'è più spazio per altri impianti sui nostri fiumi e tanto meno con manufatti che aumentano il rischio idrogeologico, spiega Ceiner».
A.Tr.
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