Ambientalisti: 350 in marcia per il Cansiglio

Lunedì 12 Novembre 2018
ALPAGO
Ben 350 persone hanno sfidato la pioggia per essere presenti alla trentunesima marcia sul Cansiglio. Una marcia che avrebbe dovuto abbracciare Casera Palantina, ma l'eccezionale ondata di maltempo ha creato seri danni al bosco, proprio nella zona della partenza. Ecco perché il mondo ambientalista (da Mountain Wildnerness all'Ecoistituto Langer) ha scelto di spostare il raduno in Pian Cansiglio.
A SANT'OSVALDO
«Il Cansiglio non va venduto - hanno ribadito gli attivisti - e ogni intervento deve essere realmente sostenibile». Il via è avvenuto dal parcheggio del rifugio Sant'Osvaldo, chiuso ormai da un anno: «Approfittando dell'assenza di gestori, ci auguriamo che alla Regione non venga in mente di venderlo, così come ha provato a fare, per ben cinque volte, con l'ex hotel San Marco: le aste, però, sono andate sempre deserte. Ora emerge la possibilità di procedere a trattativa privata? Siamo fermamente contrari: se una simile soluzione fosse adottata, faremo opposizione legale».
A VALLORCH
La camminata nel bosco è stata interrotta più volte, non solo per parlare della faggeta o dei cimbri, ma anche per alcune riflessioni sui danni che hanno coinvolto gli altri boschi delle Dolomiti. La lunga fila dei partecipanti si è quindi diretta verso il villaggio cimbro de le Rotte e poi di Vallorch, entrambi all'interno della Riserva naturale biogenetica. Non è mancata, inoltre, una sosta al rifugio escursionistico Vallorch, il cui tetto è andato a fuoco, circa un anno fa, in seguito a un incendio doloso: «I lavori di ristrutturazione stanno procedendo e il tetto nuovo è quasi completato. Tutto ciò fa ben sperare in vista di una prossima riapertura del rifugio, anche come risposta a un atto violento e minaccioso». Su questa scia, il consigliere regionale Andrea Zanoni ha rivolto un invito alle associazioni: «Fatevi sentire, perché nelle zone devastate dal maltempo la caccia deve essere sospesa. Almeno fino a quando non si capiranno le perdite subite dalla fauna». Sono poi intervenuti il presidente nazionale di Mountain Wildwerness, Franco Tessadri, e il vice Giancarlo Gazzola: «Stiamo mettendo a punto una serie di attività estive per aiutare i Comuni bellunesi colpiti dall'alluvione».
ALL'HANGAR
Lungo la via del ritorno, infine, i protagonisti della marcia hanno sfiorato l'Hangar appena ristrutturato (il taglio del nastro è avvenuto venerdì scorso): «La struttura potrebbe assumere un ruolo determinante per il rilancio culturale del Cansiglio, essendo uno spazio ideale per incontri, conferenze, mostre, concerti ed eventi artistici». In chiusura, come da tradizione, gli ambientalisti si sono raccolti in gruppo per la classica foto davanti al San Marco. E attorno a una scritta eloquente e a caratteri cubitali: «Il Cansiglio non è in vendita».
Marco D'Incà
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