ALPAGO
Le immagini fanno impressione. In tre secondi da metà della frana

Giovedì 6 Giugno 2019
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Le immagini fanno impressione. In tre secondi da metà della frana di Schiucaz, nel comune di Alpago, cominciano a scendere dei detriti. Un'istante dopo a staccarsi è un enorme masso che rotola a valle. Ad accoglierlo c'è però un imponente sistema di sicurezza la cui messa a punto è terminata proprio ieri pomeriggio. A darne notizia l'assessore regionale alla protezione civile Gianpaolo Bottacin: «Venetostrade ha concluso la realizzazione della barriera di protezione delle abitazioni di Schiucaz. Si può quindi procedere con la fase di smantellamento del corpo franoso».
Una notizia arrivata proprio nel giorno dell'ennesimo imponente crollo.
«Un masso in bilico è venuto giù stanotte, frantumandosi sui container posti a protezione delle case». Ha spiegato sul social network Facebook, Veneto Strade. Il cantiere infatti era già in fase molto avanzata. Posizionati nei giorni scorsi i cassoni e terminato il riempimento con la ghiaia si è passati alla posa dei tralicci che dovevano sorreggere le reti. Prima che il lavoro fosse completato però, ieri mattina, è avvenuto il distacco.
Questione di ore e ieri pomeriggio sono anche terminati i lavori: la rete metallica è stata posizionata e assicurata a protezione dell'abitato di Schiucaz. A questo punto sarà possibile procedere con la posa dell'esplosivo per far crollare il materiale. Si tratta di una massa eterogenea di 6 milioni di metri cubi. Proprio il fatto che si tratti di materiali di tipo diverso ha complicato le cose rendendo imprevedibile il crollo tanto da costringere ad intervenire. Al termine di un approfondito studio è stata presa la decisione di procedere con un'esplosione controllata, spingendo verso il basso tutto il materiale pericolante. La data certa non c'è ancora ma è più che probabile che la detonazione possa avvenire a metà della prossima settimana. Poi inizieranno i lavori di ripristino, i cui tempi al momento non sono calcolabili.
Andrea Zambenedetti
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