ALIENAZIONI
BELLUNO La Regione Veneto mette in vendita proprietà per un

Martedì 14 Gennaio 2020
ALIENAZIONI BELLUNO La Regione Veneto mette in vendita proprietà per un
ALIENAZIONI
BELLUNO La Regione Veneto mette in vendita proprietà per un valore di 38 milioni di euro di cui 1.431.600 si riferiscono a beni ricadenti nella provincia di Belluno, ma il problema è che nessuno compra.
A farla da padrona sono gli stabili dell'ex Hotel San Marco a Tambre (611 mila euro), l'ex stabilimento troticoltura di Fisterre a Belluno (195.600 euro) e parecchie case cantoniere, tra cui quella in località Collaz a Livinallongo del Col di Lana che è in vendita per 310 mila euro e quella di Palus San Marco ad Auronzo di Cadore per 180 mila euro.
IL GOVERNATORE ZAIA
«Nonostante le difficoltà burocratiche e la non facile situazione del mercato immobiliare - spiega il governatore Luca Zaia -, il progetto di razionalizzazione delle proprietà della Regione prosegue, assicurando un introito importante di risorse da impiegare in quello che interessa veramente ai cittadini. Il 2019 si è chiuso con alienazioni per 6.113.500 euro che ci hanno fatto superare la somma di 38 milioni dal 2010. Stiamo parlando di beni di cui è venuta meno la destinazione a pubblico servizio e l'interesse all'utilizzo istituzionale, ma dalla cui vendita si aprono nuovi investimenti in settori come la salute, il sociale, la scuola, l'ambiente e la protezione civile».
MERCATO IMMOBILE
Dal 2010 sono stati conclusi positivamente 26 procedimenti di vendita: 3 fino al 2015 (11 milioni 284.250 euro), 2 nel 2016 (1 milione 785.000 euro), 7 nel 2017 (8 milioni 135.651 euro) e 7 nel 2018 (11 milioni 532.690 euro). Nell'anno appena concluso, si sono chiusi positivamente 6 avvisi pubblici per degli immobili nel centro storico del capoluogo regionale, ma nessuno nel Bellunese. Qui, infatti, il mercato è immobile, nel vero senso della parola. L'esempio più eclatante lo fornisce l'hotel San Marco di Tambre, che ha già sortito almeno tre aste che sono andate tutte deserte. Il vecchio albergo, seppur in una posizione invidiabile, non raccoglie l'interesse di alcun potenziale investitore. 
IL CASO CANSIGLIO
Non sarebbe tanto il prezzo di acquisto (valore di stima 815mila euro) a tenere alla larga gli operatori del settore, quando i costi di ristrutturazione abbinata all'impossibilità di ampliare i volumi del fabbricato rendendo l'equazione costi-benefici impossibile da risolvere. Per cercare di risolvere il caso, la Regione aveva anche lanciato l'idea di procedere con trattativa diretta al miglior prezzo di pronto realizzo. In tal caso il valore da porre a base del conferimento non potrà essere inferiore oltre il 25% del valore attribuito allo stesso, tramite perizia di stima: da 815mila euro che scenderebbe così 611mila.
Federica Fant
© RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci