IL CASO
BELLUNO Ci sono partenze, ma ci sono anche ritorni nel Partito Democratico bellunese. Nel momento in cui Italia Viva porta via tessere al gruppo guidato da Monica Lotto, qualcuno torna all'ovile dopo aver fatto il salto dalla parte di Bersani qualche anno fa.
IL DIRETTIVO
Di questo si parlerà questa settimana, la dirigenza cercherà di capire se qualcun altro condivide il mal di pancia che ha portato Ernesto Reolon a staccarsi dal gruppo e si cercherà un confronto sulle questioni nazionali con tutti i circoli. Lotto, da parte sua, si dice tranquilla. Ma dispiaciuta, perché davvero a un anno dalle comunali del capoluogo serve costruire un centro sinistra unito.
LA SEGRETARIA
«Sappiamo che l'uscita di Reolon è legata a dinamiche nazionali, ma naturalmente ogni volta che un pezzo di partito se ne va è un indebolimento per tutto il sistema di centro sinistra commenta Lotto -. Ho sempre visto il Pd con un ruolo centrale all'interno di una coalizione, ma per arrivare a questo è importante che si impari a ragionare e a pensarsi come uniti». Da quando Renzi ha fondato la sua Italia Viva sono stati 5 o 6 i piddini passati dall'altra parte, ma i numeri sono piccoli secondo Lotto rispetto ad un fronte compatto di tesserati che, in provincia, conta 500 600 persone. «Questa in corso è una campagna tesseramento molto anomala, a causa del Covid si concluderà ad aprile ma ho buone speranze conclude -, so che ci saranno nuovi ingressi e questo è un buon segnale in questo momento. Cosa vorrei per il futuro? L'obiettivo da raggiungere, e l'ho detto anche ad Ernesto quando mi ha comunicato la sua decisione, è quello di tornare di nuovo insieme per il bene comune». (A.Tr.)
© RIPRODUZIONE RISERVATA
© RIPRODUZIONE RISERVATA BELLUNO Ci sono partenze, ma ci sono anche ritorni nel Partito Democratico bellunese. Nel momento in cui Italia Viva porta via tessere al gruppo guidato da Monica Lotto, qualcuno torna all'ovile dopo aver fatto il salto dalla parte di Bersani qualche anno fa.
IL DIRETTIVO
Di questo si parlerà questa settimana, la dirigenza cercherà di capire se qualcun altro condivide il mal di pancia che ha portato Ernesto Reolon a staccarsi dal gruppo e si cercherà un confronto sulle questioni nazionali con tutti i circoli. Lotto, da parte sua, si dice tranquilla. Ma dispiaciuta, perché davvero a un anno dalle comunali del capoluogo serve costruire un centro sinistra unito.
LA SEGRETARIA
«Sappiamo che l'uscita di Reolon è legata a dinamiche nazionali, ma naturalmente ogni volta che un pezzo di partito se ne va è un indebolimento per tutto il sistema di centro sinistra commenta Lotto -. Ho sempre visto il Pd con un ruolo centrale all'interno di una coalizione, ma per arrivare a questo è importante che si impari a ragionare e a pensarsi come uniti». Da quando Renzi ha fondato la sua Italia Viva sono stati 5 o 6 i piddini passati dall'altra parte, ma i numeri sono piccoli secondo Lotto rispetto ad un fronte compatto di tesserati che, in provincia, conta 500 600 persone. «Questa in corso è una campagna tesseramento molto anomala, a causa del Covid si concluderà ad aprile ma ho buone speranze conclude -, so che ci saranno nuovi ingressi e questo è un buon segnale in questo momento. Cosa vorrei per il futuro? L'obiettivo da raggiungere, e l'ho detto anche ad Ernesto quando mi ha comunicato la sua decisione, è quello di tornare di nuovo insieme per il bene comune». (A.Tr.)
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