Abvs primo sponsor dei ricercatori grazie all'aiuto dei propri donatori

Giovedì 8 Febbraio 2018
Abvs primo sponsor dei ricercatori grazie all'aiuto dei propri donatori
IL SOSTEGNO
BELLUNO Tanto ha creduto nel progetto da devolvere alla ricerca il 5x1000 di sei anni. L'Abvs ha messo a disposizione i suoi donatori e 30 mila euro. Oggi la presidente dell'Associazione Bellunese Volontari del Sangue, Gina Bortot, è raggiante e soddisfatta del risultato ottenuto. «Più o meno sei anni fa siamo entrarti a far parte della famiglia T.E.S. spiega Bortot -, ci siamo entrati un po' in punta di piedi pensando semplicemente ad un quasi irrilevante sostegno economico; in realtà nel corso degli anni la cosa ha preso un risvolto estremamente positivo ed interessante perché i ricercatori hanno incominciato a valutare le potenzialità della ricerca sul gel piastrinico. Il professor Parnigotto, il presidente della Fondazione T.E.S., ci ha proposto di sponsorizzare questo tipo di ricerca e l'Abvs, un po' per merito della mia caparbietà ma sicuramente per l'intelligenza e la sensibilità del Consiglio Provinciale, ha aderito a questo tipo di richiesta finalizzata alla ricerca scientifica. Perché l'abbiamo fatto? Perché si parlava di sponsorizzare un progetto nato a casa nostra, nel Centro Trasfusionale di Belluno, supportato e portato avanti dai nostri medici trasfusionisti».
L'OBIETTIVO
Tra gli obiettivi dell'associazione c'è la donazione del sangue ma anche la promozione della ricerca su quanto donato. Da qui l'unanimità dei soci a devolvere tutto quanto raccolto con il 5x1000 a questa causa. Oggi l'Abvs conta 6200 donatori attivi e ha visto un incremento dei volontari del 22% nell'ultimo anno, in assoluta controtendenza rispetto al resto della regione. «In questi tre anni di sponsorizzazione effettiva del progetto tutto il contributo raccolto in sei anni finanziari è stato completamente devoluto a questa ricerca prosegue la presidente -. I risultati sono sotto gli occhi di tutti. Il lavoro svolto ha consentito di accrescere le informazioni scientifiche sul gel piastrinico con importanti ricadute sul suo utilizzo e quindi su ciò che a noi interessa di più: gli ammalati. Il recente riconoscimento internazionale per i risultati ottenuti è il segnale che la nostra fiducia è stata ben riposta; quel che ci sprona ancora di più è la consapevolezza di come questo non sia altro che una tappa intermedia e di come i traguardi siano le infinite porte che questa ricerca ha aperto».
LA RIVISTA SCIENTIFICA
I risultati sono infatti stati pubblicati da un'importante rivista scientifica, il Journal of Cellular and Molecular Medicine il 5 gennaio 2017 e in futuro potrebbero trovare spazio in altre pubblicazioni di settore. La ricerca, ora, ha bisogno di altri fondi per proseguire. Di poco, basterebbe che ogni donatore veneto, sono 130 mila, donasse mezzo euro, ma l'invito è aperto a tutti. «Speriamo di poter continuare questo percorso - conclude la preasidente - e auspichiamo che chiunque ne venga a conoscenza contribuisca a sostenerlo».
A. Tr.
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