A mezz'aria sulla Val Montina: passerella mozzafiato

Martedì 23 Ottobre 2018
A mezz'aria sulla Val Montina: passerella mozzafiato
PERAROLO
E' talmente leggera e così ben sospesa che chi passa sulla statale all'altezza di Macchietto la scambia per una linea dell'alta tensione. Ma basta più di attenzione ed ecco la sorpresa e la curiosità di vedere e magari transitare sulla passerella. La novità è dell'estate 2018 ed è stata un vero richiamo per tanti: un ponte sospeso per un più comodo accesso alla Val Montina con l'auspicio che nel 2019 apra al pubblico il rifugio omonimo che è già in fase avanzata con i lavori di recupero. Dai primi anni novanta l'intera valle è stata dichiarata Area Wilderness e mantiene non solo le caratteristiche del territorio selvaggio, ma è nello stesso tempo possibile rinvenire le tracce di una storia economica finita con l'alluvione del 1966. La vegetazione è quella tipica delle zone ricche di acqua nel fondovalle, sulle pareti sassose prolifera il pino nero. Tra i mammiferi sono presenti il tasso, la volpe, il cervo e il camoscio. Questa è l'area wilderness più importante dell'intero arco alpino. Dalla sua istituzione ad area protetta nulla è più stato insediato e lo sviluppo naturale è libero. Prima del ponte sospeso, il sentiero più accessibile era quello che da Macchietto scende in direzione del Piave, con un ponte si scavalca il fiume guadagnando la nuova sponda. Il dislivello per l'escursionista è di 400 metri per l'intero percorso. Veneto Agricoltura, grazie ad alcuni fondi regionali, ha avviato la sistemazione della Casera Val Montina, storico fabbricato. Ma come pensare ad una sua completa fruizione senza servizi come l'acqua e l'energia elettrica, oltre ad un sentiero percorribile senza troppe difficoltà. Ancora una volta tra il comune di Perarolo e Agenzia regionale si è creata una sinergia virtuosa. Si è concretizzata per ora con l'apertura al pubblico, dopo i collaudi, della spettacolare passerella, molto lunga e bella da cui si può godere una vista incredibile, proprio vicino alla forra di uscita del torrente Val Montina, che apre prospettive prima impensabili con scorci panoramici unici; il prossimo passaggio sarà l'apertura della Casera. Proprio dal ponte sospeso parte il sentiero che porta direttamente alla Casera, grazie al tracciato si potranno far passare le indispensabili infrastrutture mancanti: l'allacciamento con l'acquedotto e l'elettrodotto così da garantire l'operatività del rifugio una volta completati i lavori. La valle è un angolo tutto natura fra Veneto e Friuli ma di difficile accesso; è racchiusa tra due dorsali, quella che parte dal Monte Duranno ad ovest e l'altra che muove ad est da Cima dei Frati.
G. Bol.
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