Zan, piazza (troppo) piena con un po' di Forza Italia

Domenica 9 Maggio 2021
L'INIZIATIVA
MILANO Mentre vicino a San Siro gli interisti facevano il bis del weekend scorso, all'Arco della Pace appena fuori dal Parco Sempione si sono ritrovati in 8mila alla manifestazione per il disegno di legge Zan contro l'omofobia organizzata dai Sentinelli. Sul palco presentati dalla drag queen Carla Stracci si sono alternati da Malika Ayane a Paola Turci, da Lella Costa a Susanna Camusso, oltre allo stesso deputato del Pd Alessandro Zan e ad Elio Vito di Forza Italia, ma ad attrarre l'attenzione è stata la presenza di Francesca Pascale.
«È doveroso approvare il disegno di legge - ha spiegato l'ex compagna di Berlusconi -. Non essere qui in piazza oggi non è prendere una posizione politica, ma essere a favore delle discriminazioni e dell'odio». A chi le ha chiesto se sia delusa da Forza Italia ha spiegato di esserlo «da alcuni esponenti azzurri che tendono ad abbracciare l'area sovranista. Non posso più votare Forza Italia - ha aggiunto - finché continua a strizzare l'occhio a Salvini piuttosto che guardare al faro della libertà. Gli omofobi li troviamo nella destra soprattutto di Salvini: non vogliono questa legge perché sono i primi in errore. Invece per come conosco Berlusconi posso solo confermare che non è un omofobo, non è un razzista».
BELLA CIAO
Intanto dal palco, dopo l'omaggio di Bella ciao nella versione di Milva, l'organizzatore dei Sentinelli Luca Paladini ringrazia Fedez: «È merito del suo intervento al concertone del Primo Maggio se oggi molta più gente sa che cosa sia il ddl Zan». Poi spiega il no al sostegno di Alessandra Mussolini: «Il suo video sui nostri social non l'abbiamo messo. Va bene allargare la battaglia, ma c'è un limite e si chiama antifascismo». Ed eccolo il protagonista della giornata, il deputato padovano attivista Lgbt che dà il nome al disegno di legge: «I cittadini vogliono far sentire la loro voce e chiedere alle istituzioni di approvare una legge esemplare. L'Italia è un paese civile e la stragrande maggioranza delle persone vuole una norma che tuteli le persone più vulnerabili. Viviamo in una società ancora intrisa di pregiudizi e discriminazioni, per questo è importante una tutela. Questa non è una legge sulle minoranze, ma contro i crimini di odio. Tutti potrebbero venirne colpiti e per questo è importante approvarla».
Prima che la manifestazione si concludesse con un flash mob e l'esibizione di migliaia di cartelli, 8mila i partecipanti secondo i Sentinelli, con scritto «Votate la legge Zan», in piazza tra bandiere arcobaleno, del Pd, di Rifondazione e di Azione, si sono visti i deputati piddini milanesi Lia Quartapelle ed Emanuele Fiano, mentre il sindaco Sala ha mandato un messaggio di solidarietà. «Siamo qui - ha detto Quartapelle - perché vogliamo una legge che permetta a due ragazzi che si amano di camminare per strada e tenersi per mano senza avere paura. Siamo qui perché è tempo che l'Italia abbia una legge dello Stato contro le discriminazioni e contro l'odio». Di grande e bella manifestazione ha parlato Fiano, per cui c'è «la dimostrazione che esiste un mondo intero che aspetta dalla politica la difesa dalle discriminazioni e dalla violenza di genere, e noi siamo qui per questo».
IL DISTANZIAMENTO
Critiche invece sono arrivate dall'assessore regionale di Fdi Riccardo De Corato: «Le immagini parlano chiaro: la manifestazione ha dato luogo ad un inaudito assembramento senza regole. Dove sono i controlli del distanziamento per ridurre il contagio? A questi amici della sinistra è stato concesso di fare quello che vogliono fregandosene di ogni regola e rischio». E i sostenitori di Pro Vita & Famiglia onlus hanno fatto girare dieci camion con manifesti del tipo: «Ci mandate in prigione per un'opinione!», «Il figlio è mio e lo educo io!», «L'identità di genere vi cancella». Poi anche a Milano è arrivata l'ora del coprifuoco.
Francesco Gentile
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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