Xi: «L'epidemia accelera» Ora il virus si nasconde in pazienti senza sintomi

Domenica 26 Gennaio 2020
IL CASO
ROMA Ogni giorno il bilancio delle persone contagiate in Cina dal coronavirus aumenta. Ieri le autorità hanno fornito una cifra che si avvicinava a quota 1.500 (230 i casi più gravi) e questo, pur tenendo conto delle dimensioni del Paese e delle province colpite, testimonia una rapida diffusione, che per fortuna non è associata a un alto tasso di mortalità. Ma un articolo di The Lancet, ripreso sul sito Medicalfact del virologo Roberto Burioni, apre uno scenario che complica l'operazione di contenimento della malattia: i pazienti asintomatici, che stanno bene, non hanno febbre, possono diffondere il coronavirus. Dunque, anche i controlli che si fanno alle frontiere rischiano di essere vanificati: un passeggero sta bene, non presenta i sintomi della malattia, ma è portatore del virus di Wuhan e dunque, potenzialmente, può contagiare altri pazienti. «La trasmissione del virus 2019 n-CoV da persona a persona è possibile, così come la diffusione in altre città per mezzo dei voli aerei». Il presidente cinese Xi ha continuato sulla strada della trasparenza per la quale ha ricevuto anche il ringraziamento di Trump.
ALLARME
Xi Jinping ha chiesto ai funzionari locali di fare di più con misure più rigorose, ha parlato di «situazione grave» al Comitato permanente del Politburo. «La diffusione del virus sta accelerando». Risorse e medici verranno inviati negli ospedali in prima linea, garantiti rifornimenti per la provincia di Hubei, quella di Wuhan da cui è partito il contagio. Anche la sede europea dell'Organizzazione mondiale della sanità ha avvertito: «In un momento di incertezza sul modo in cui questo virus si è originato e si comporta, è ancora più importante che i Paesi, le organizzazioni e la comunità internazionale agiscano come fossero un tutt'uno». Il 2019-nCoV è arrivato anche in Europa, tre casi sono stati accertati in Francia (a Parigi e Bordeaux) e dunque serve una risposta unitaria: «Non sappiamo a questo punto come si evolverà l'epidemia. Ma pur non potendo prevedere il comportamento del virus, possiamo decidere quanto essere bravi a fermarlo». Il Commissario europeo alla Sanità, Stella Kyriakides, ha convocato per domani una riunione del Comitato europeo per la sicurezza sanitaria (Hsc) per discutere del contrasto alla diffusione della nuovo malattia.
A colpire è la rapidità con cui il 2010-nCoV sta oltrepassando i confini della Cina; ogni giorno vengono segnalati casi in altri paesi. Ieri ne sono stati segnalati anche in Nepal e in Malesia. E l'ipotesi che possa essere individuato un vaccino è ancora relativamente lontana, come ha spiegato ieri ad Adnkronos lo scienziato Rino Rappuoli: «Accelerando al massimo, grazie alle nuove tecnologie, un vaccino contro il nuovo coronavirus potrebbe essere pronto all'uso in 1-3 anni. È chiaro che più imminente e grave è la minaccia di una malattia, più gli scienziati e le aziende si prendono il rischio di accelerare, facendo una approfondita valutazione rischio-beneficio». Al di là delle immagini drammatiche che arrivano da Wuhan con le lunghe file negli ospedali di pazienti che attendono di essere assistiti, il tasso di mortalità della malattia è relativamente basso, inferiore a quello della Sars. A morire sono soprattutto soggetti fragili e anziani, anche se questo ovviamente non ridimensiona la necessità di fare presto e isolare il contagio. Xi ha detto che i mercati di prodotti agricoli come quello di Wuhan (possibile origine del focolaio) devono essere soggetti a più ispezioni. Bloccato il commercio di animali selvatici. Ha ordinato ai funzionari locali di aumentare gli sforzi per prevenire la diffusione del virus e mettere tutti i pazienti in quarantena centralizzata. Aumenta il numero delle città isolate per un totale di 57 milioni di abitanti. Anche la vita quotidiana ormai è travolta dall'epidemia: chiusi tutti i cinema, gli Starbucks e i McDonald's della provincia, supermercati presi d'assalto.
M. Ev.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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