Vicenza, l'Ulss 8 sospende le visite ai malati in ospedale

Sabato 4 Dicembre 2021
Vicenza, l'Ulss 8 sospende le visite ai malati in ospedale
LE MISURE
VENEZIA Stop alle visite ai degenti negli ospedali dell'Ulss 8 Berica. La sospensione è scattata ieri, a causa della «diffusione significativa» del Covid. L'ha reso noto la direttrice generale Maria Giuseppina Bonavina, precisando che fanno eccezione Pediatria, Ostetricia per i padri nella fase finale del parto e Nido nelle due ore successive. Restano gli incontri con i malati terminali e in situazioni particolari, a giudizio dei direttori dei reparti.
LA PRIMA
È la prima decisione del genere in Veneto, in quest'ultima ondata di contagi. Per le attività ambulatoriali si rinnova il divieto di ingresso per gli accompagnatori, ad eccezione di quelli di minori, pazienti disabili o comunque non autosufficienti, persone fragili in genere o con difficoltà linguistico-culturali; in ogni caso sarà ammesso un solo accompagnatore. «Si tratta di un provvedimento ben ponderato - sottolinea la dg Bonavina - perché sappiamo quanto sia importante per i nostri pazienti avere accanto i propri cari e per i cittadini in generale poter far visita ai familiari ricoverati. Purtroppo però proprio la tutela dei pazienti deve venire prima di ogni altra cosa, e i numeri ci dicono che il virus ha nuovamente raggiunto un livello di diffusione tale per cui costituisce un rischio concreto l'ingresso in reparto di altre persone, ad eccezione ovviamente dei ricoverati e del personale sanitario. Faremo in ogni caso ogni sforzo possibile per tenere informati i familiari sulle condizioni dei loro cari, con modalità a distanza. Dispiace dover nuovamente tornare a questo punto, anche pensando che il virus sta circolando sfruttando soprattutto quella minoranza di popolazione che ostinatamente continua a rifiutare il vaccino e spesso anche il rispetto delle elementari misure di prevenzione».
LE PRESTAZIONI
La misura si affianca alla revisione dell'offerta di prestazioni, con rallentamento del piano di smaltimento delle liste di attesa, disposta dal direttore generale Luciano Flor. «Tutte le Ulss riferisce l'assessore regionale Manuela Lanzarin si trovano nella fase 2 della saturazione ospedaliera e dunque possono bloccare le attività non urgenti. Padova è già nella fase 3 e quindi deve cominciare a sospendere le visite e gli esami con priorità a 30 e 90 giorni».
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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