«Via da Jesolo, anzi restiamo» Trattativa con la Croce Rossa

Martedì 21 Novembre 2017
SUL LITORALE
JESOLO (VENEZIA) Il pullman che doveva riportarli alla base di Conetta ieri sera è ripartito vuoto. È questo il simbolo di un pomeriggio convulso e nel quale non sono mancati i momenti di tensione. Protagonisti i 14 migranti trasferiti venerdì scorso da Cona a Jesolo, nella struttura della Croce Rossa di via Levantina. La stessa che da due anni accoglie altri 123 richiedenti asilo.
LE RICHIESTE
Ma i nuovi arrivati di rimanere in questo centro non ne volevano sapere: il loro auspicio era quello di essere trasferiti in alcuni appartamenti, come accaduto ad altri profughi accolti nella provincia di Vicenza. Per questo attorno alle 12, dopo tre notti trascorse in camere comuni, si sono presentati nell'atrio dell'immobile della Cri con le loro valige chiedendo di lasciare la città. Inizialmente per tornare a Cona. Ma nel pomeriggio hanno cambiato idea e destinazione, chiedendo di essere trasferiti a Chioggia dove erano stati recuperati lo scorso venerdì.
LE TRATTATIVE
Da ciò una lunga serie di trattative, oltretutto sotto gli occhi degli altri migranti. Ma in assenza di certezze rispetto ad un loro trasferimento verso Chioggia hanno preferito non partire e rimanere ancora nella struttura della Cri dove in serata è arrivata anche la polizia. «La nostra missione è quella di fare accoglienza ha commentato il presidente regionale della Cri, Francesco Bosa ma non possiamo obbligare nessuno a rimanere con la forza. Questi ragazzi ci hanno detto di aver ricevuto la promessa di essere trasferiti in qualche alloggio e non in un centro come il nostro, per questo hanno chiesto di lasciare la città. Abbiamo avvisato la Prefettura della situazione».
Giuseppe Babbo
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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