Via al mese arancione Ma il governo si divide sul sì alle seconde case

Domenica 17 Gennaio 2021
LE MISURE
ROMA Da oggi l'Italia ha nuovi colori e nuove regole ma ancora qualche dubbio. Non solo è appena scattata l'ordinanza con cui il ministro della Salute ha portato 12 regioni (Lazio compreso) in zona arancione, ma sono anche in vigore le indicazioni del nuovo Dpcm. Mancano però ancora le circolari attuative del Viminale e le Faq, cioè le domande frequenti con cui fino ad oggi Palazzo Chigi ha chiarito i suoi provvedimenti. Chiarimenti necessari dato che a tenere banco ora è il giallo delle seconde case. Mentre la presidenza del consiglio ieri ha fatto sapere che con il nuovo Dpcm queste saranno raggiungibili anche fuori della propria regione, dalla Salute e dagli Affari Regionali viene sostenuto il contrario.
Nel testo, a differenza del Dpcm che lo ha preceduto, manca un riferimento esplicito alle abitazioni secondarie. Vi è indicato solo che «è comunque consentito il rientro alla propria residenza, domicilio o abitazione», dove per quest'ultima - stando a Palazzo Chigi - si intende anche una seconda dimora, anche in affitto, sia in una regione gialla che in una arancione o rossa. Unico limite sarebbe dunque il fatto che può spostarsi solamente il nucleo familiare.
Un'interpretazione non condivisa però dai gabinetti dei due ministeri per i quali «non essendoci specificato nulla valgono le norme abituali». E quindi non è possibile raggiungere le seconde case fuori dal proprio comune in zona arancione, né quelle fuori dalla regione in zona gialla e mai in zona rossa. Unica eccezione la necessità di un intervento nell'abitazione, come ad esempio la riparazione di una perdita. Per ora quindi, in attesa di Faq e Viminale è impossibile chiarire quale comportamento sia giusto assumere.
COLORI E REGOLE
Intanto da oggi sono in zona rossa Sicilia, provincia autonoma di Bolzano e Lombardia. Quest'ultima però con il governatore Attilio Fontana ha già fatto sapere che ricorrerà al Tar per contestare la classificazione a suo dire ingiusta. Altre 12 regioni invece sono arancioni. Si tratta di Lazio, Abruzzo, Friuli Venezia Giulia, Liguria, Marche, Piemonte, Puglia, Umbria e Val d'Aosta (ieri gialle), ed Emilia-Romagna, Calabria e Veneto (già arancioni). In zona gialla Basilicata, Campania, Molise, Sardegna, Toscana e provincia autonoma di Trento.
Non è si tratta però della sola novità. Ad attendere le regioni nelle rispettive fasce di rischio ci sono nuove regole. Il Dpcm in vigore, già integrato da un dl sugli spostamenti, oltre a ribadire alcune misure (come la mascherina obbligatoria o il coprifuoco tra le ore 22 e le 5) e a pasticciare con le seconde case, ne introduce altre. Le novità principali riguardano la mobilità. In assenza di validi motivi fino al 15 febbraio è vietato spostarsi tra regioni (anche gialle). Fino al 5 marzo è invece valida la regola che consente una volta al giorno ad un massimo di 2 persone (oltre ai minori di 14 anni conviventi) di andare a trovare parenti o amici nella regione, se questa è gialla, o nel comune se è in zona arancione o rossa. Confermata inoltre la deroga per i piccoli comuni: chi vive in un paese con meno di 5mila abitanti può spostarsi entro un raggio di 30 km ma non verso i capoluoghi di provincia.
Riassumendo invece cosa è consentito e cosa no nelle diverse regioni, è bene ricordare che nelle tre in zona rossa non solo non è possibile uscire di casa senza una valida motivazione ma sono sospese le attività commerciali al dettaglio (eccetto alimentari, farmacie, tabacchi ed edicole) ed è imposto lo stop ai ristoranti e bar che però potranno fare consegne a domicilio e asporto fino alle 22 (con il vincolo per i bar dopo le 18 di limitarsi all'asporto di cibo). In zona arancione, sono consentiti senza necessità di autocertificazione, solo gli spostamenti all'interno del comune. Per quanto riguarda le attività commerciali valgono le regole della rossa per la ristorazione (asporto compreso) ma restano aperti i negozi fino alle 21. Chi vive in zona gialla invece può spostarsi nella propria regione, godersi un caffè al bar o un pranzo al ristorante e, da lunedì, visitare un museo durante i giorni feriali.
Francesco Malfetano
© RIPRODUZIONE RISERVATA
© RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci