Veneto, test salivari in 72 scuole-sentinella «Così stop alla Dad»

Giovedì 9 Settembre 2021
L'OPERAZIONE
VENEZIA Dalla prossima settimana saranno 72 le scuole-sentinella del Veneto. Prese a modello dal commissario straordinario Francesco Paolo Figliuolo e diventate un progetto nazionale del ministro Patrizio Bianchi, le vedette del Covid saranno 337 classi delle elementari, 190 delle medie e 416 delle superiori, per un totale di 11.625 studenti su cui ogni mese su base volontaria saranno effettuati 23.250 tamponi. Non più antigenici nasali, com'era accaduto l'anno scorso attraverso la sperimentazione in 15 plessi, bensì molecolari salivari, con un solo obiettivo: «Mantenere sempre aperti gli istituti e abbandonare definitivamente la Dad, che si è rivelata una devastazione psicologica oltre che formativa», dice il governatore Luca Zaia.
UN MILIONE
Così sarà dunque utilizzato il milione di test acquistato per tempo da Azienda Zero, «senza aspettare gli invii statali» chiosa Zaia, annunciando il sistema di monitoraggio per le infezioni da Coronavirus nel contesto scolastico, allo scopo di studiare i modelli di diffusione dell'infezione tra i ragazzi ed espandere il sistema di sorveglianza esistente. «Potremo identificare eventuali focolai e fare delle valutazioni sull'andamento degli scenari epidemiologici», spiega Francesca Russo, direttore regionale della Prevenzione. A differenza dell'anno passato e della campagna nazionale, l'iniziativa veneta coinvolgerà tutti e tre gli ordini di scuola, prevedendo l'autosomministrazione del tampone. «È stato scelto il molecolare salivare perché è molto affidabile ed è meglio tollerato», precisa la funzionaria.
L'ESAME
Lunedì nelle prime quattro scuole (di Padova, Conegliano, Musile di Piave e Verona) verranno distribuiti i moduli per il consenso informato e un'informativa regionale. Martedì saranno raccolte le adesioni e andranno consegnati i kit («già etichettati con il nome del soggetto»), di modo che i partecipanti allo screening possano portarli a casa ed effettuare l'esame, «un gesto molto semplice che spiegheremo anche con video esplicativi per le famiglie». Mercoledì le provette verranno restituite e trasportate nei laboratori di Microbiologia, che dovranno refertarli entro 24 ore, così da comunicare il risultato all'interessato e ai genitori. L'operazione sarà ripetuta ogni due settimane, affinché ciascuno sta testato un paio di volte al mese.
LA PROCEDURA
In attesa di eventuali nuove indicazioni da parte del ministero della Salute e dell'Istituto superiore di sanità, ecco la procedura che per il momento scatterà di fronte al possibile accertamento di infezioni. Nel caso in cui in un'aula risulti un solo positivo, quell'allievo resterà a casa in isolamento fiduciario per dieci giorni, mentre i suoi compagni continueranno a seguire le lezioni in presenza, «con la raccomandazione però nei giorni successivi di evitare attività di gruppo come le feste e di svolgere una sorveglianza attiva sui sintomi». Se invece i contagi saranno due, o più, tutta la classe finirà in quarantena (e quindi in didattica a distanza), con tempi diversi a seconda delle situazioni personali: per sette giorni i vaccinati, per dieci i non immunizzati. In questa fase non è stato previsto il coinvolgimento del personale. «Ma chi vorrà, potrà farsi avanti assicura l'assessore regionale Manuela Lanzarin e questo varrà anche per le altre scuole. Finora la scelta è stata fatta dai direttori scolastici, di cui abbiamo recepito le liste, ma se qualcuno si aggiunge, è il benvenuto».
Angela Pederiva
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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