VBNEZIA (m.cr.) Il Coronavirus rinchiude il processo di Popolare Vicenza. Il presidente Deborah De Stefani ha disposto che le udienze a Vicenza di oggi, domani, del 3 e del 5 marzo si tengano a porte chiuse per limitare i rischi di contagio. In aula solo giudici, imputati, avvocati, a due metri uno dall'altro. Niente giornalisti. Saranno a disposizione delle parti «guanti, soluzioni disinfettanti e un ridotto numero di mascherine». Il rinvio sarà disposto solo se si presenteranno più di 15 legali di parte civile. «Siamo contrari a questa decisione, il mio assistito Giuseppe Zigliotto doveva testimoniare oggi e non vedeva l'ora finalmente di poter spiegare la sua posizione dopo anni di esposizione mediatica - spiega Giulio Manfredini, avvocato difensore dell'ex presidente di Confindustria Vicenza (foto) - non è possibile allestire nemmeno una videoconferenza in un'aula attigua per problemi tecnici». «La situazione è in continua evoluzione, per ora ogni tribunale può decidere autonomamente il rinvio o come svolgere le udienze», spiega Giancarlo Buonocore, avvocato generale della Corte d'Appello di Venezia.
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